28 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

con questo incontro Francesco di Sales concluderà l’Esortazione per la festa di sant’Agostino che avevamo iniziato a leggere e commentare dieci giorni fa, e anche noi ci avviamo a sospendere per il periodo estivo queste nostre chiacchierate quotidiane. Uno dei brani più conosciuti de “Le Confessioni”, che troviamo nel capitolo 29 del libro IX, inizia così: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova: tardi ti ho amato…!” Sì, egli è arrivato alla Verità in età matura (circa 30 anni) e dopo aver percorso tante strade che lo allontanavano da quel Dio che…lo aspettava. Leggi tutto

27 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales dice che sant’Agostino aveva questa massima che tutti noi dovremmo scrivere sulle porte delle nostre case, o meglio, dei nostri cuori: “O Dio, sarebbe desiderabile che non si amasse che te solo, e che ti si amasse in tutte le cose e che non si amasse cosa alcuna senza di te!” Amare Dio in tutte le cose, anche nel creato senza, però, cadere nel panteismo. E l’amore per le creature, potremmo chiedere? Leggi tutto

26 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

certamente la testimonianza che sant’Agostino ci offre nelle “Confessioni” è coraggiosa. Egli non nasconde di aver vissuto, prima della conversione, una vita completamente sbagliata sotto molti punti di vista e Francesco di Sales, dichiarandosi rapito da quella narrazione, dice: “Non si sa che cosa ammirare maggiormente, se la sincerità con la quale parla senza esitazione e senza scrupoli, oppure quello che prova in sé”. Quest’uomo, dopo essersi lasciato conquistare dall’amore di Dio “scopriva dappertutto il gusto del suo Salvatore”, anche nelle cose e nelle azioni più comuni della vita. Leggi tutto

Orario Estivo 2025

LA MESSA DELLE 11:30 E’ SOSPESA NEL PERIODO ESTIVO
L’UFFICIO PARROCCHIALE APERTO SOLO IL MERCOLEDI’
Durante il periodo estivo, da Domenica 29 giugno fino a metà settembrela messa della domenica e dei giorni festivi delle 11:30 in parrocchia è sospesa. Restano confermati gli altri orari delle SS.messe in parrocchia e dalle Suore dell’Incoronata. Il ripristino della messa delle 11:30 ci sarà verso metà Settembre (verrà comunicato a tempo debito). Nel mese di Luglio e Agosto l’ufficio parrocchiale sarà aperto solo il Mercoledì (16:30-18:00). Per caso urgenti chiamare il numero 0623236295.

25 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

per circa 17 anni la data del 25 giugno è stata importante per noi e per la comunità di san Massimo, e crediamo che per loro lo sia ancora, in quanto ricorre la memoria del santo Patrono di quella Parrocchia: san Massimo, primo vescovo di Torino (quasi contemporaneo di sant’Agostino); a lui e, soprattutto, al Signore, siamo grati per gli anni belli trascorsi a Collegno. E riprendiamo il discorso di ieri sull’ingratitudine: Leggi tutto

24 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

senza dubbio molti di voi avranno sentito parlare della Regola di san Benedetto che è alla base della vita monastica che, nel suo complesso, incoraggia l’amore, la preghiera, il lavoro, il rispetto, la castità, la moderazione e la comunione e può essere riassunta dal motto “Ora et labora” (prega e lavora). Ma forse non tutti sanno che esiste anche una Regola di sant’Agostino che è alla base della vita religiosa, una sorta di codice di norme che orientano la vita comune sulla base dei consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Leggi tutto

23 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales paragona sant’Agostino, dopo la conversione, alla sposa del Cantico dei Cantici, ma aggiunge che essa può rappresentare anche tutta la Chiesa che, formata da tutti i cristiani, canta le lodi di Dio in ogni stato ed ogni condizione. A tale proposito cita anche Luigi IX, il santo re di Francia, del quale ci ha già parlato diverse volte in passato, definendolo “il più grande santo tra i re e il più grande re tra i santi che era giunto alla più alta vetta della perfezione cristiana”. Evidentemente era un “secolare”, e lo indica quale esempio per tutti i governanti del tempo; Leggi tutto

21 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

è cosa senz’altro buona, anzi ottima, cantare le lodi del Signore senza però tralasciare di offrire sacrifici di lode. Infatti è quanto afferma Francesco di Sales sottolineando le parole di sant’Agostino che “non intende parlare soltanto di quelli che lodano Dio, ma anche di quel genere di persone che hanno ricevuto grazie particolari”. Qui è palese il riferimento alla vita consacrata, ma nessuno ci impedisce di allargare questo concetto riferendolo anche a coloro che consacrano la loro vita al Signore attraverso il sacramento del matrimonio. Leggi tutto

20 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“Gli offrirò un sacrificio di lode”: cosa avrà voluto dire sant’Agostino con queste parole? Francesco di Sales dice che “esistono mille interpretazioni della stessa, ma io mi limiterò a questa: offrire un sacrificio di lode non è altro che lodare e glorificare Dio per la sua misericordia”. La misericordia di Dio è infinita e aperta ad ogni uomo e donna che si riconosce nella Sua famiglia. Leggi tutto

19 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

quando si sceglie la vita religiosa, dice ancora Francesco di Sales, “molti vengono liberati da Nostro Signore”, come fu liberato Agostino di Ippona. Ma liberi da cosa, gli chiediamo. Risponde: “Alcuni vi entrano casti, liberi da tutte le voluttà; altri senza soffrire di alcuna forma di avarizia, lasciano volentieri tutti i possedimenti terreni per farsi poveri”. Però si deve anche riconoscere che “sono pochi quelli che poi abbandonano, come di dovere, le loro ambizioni e si rendono completamente liberi”. Leggi tutto

18 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“Il secondo legame che stringeva sant’Agostino – prosegue Francesco di Sales – era la vanità, favorito in questo dall’essere maestro di retorica, cioè del saper ben dire e ben parlare e dunque “era maestro di vanità e lo ammette personalmente”. All’epoca (siamo a cavallo tra il IV e il V secolo), i grandi maestri di retorica erano tenuti in grande considerazione e “ciò lo gonfiava ancor più, e in questo era sostenuto da uno spirito brillante e molto sottile”. Ci viene da sorridere pensando a tanti personaggi pubblici di oggi, a quante arie si danno anche se non sanno mettere due parole in croce. Scusateci! Leggi tutto

17 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

era il 28 agosto 1620 quando Francesco di Sales inizia questa nuova Esortazione nella festa di sant’Agostino. Quante volte, nelle sue opere, egli ha citato Agostino di Ippona, ma questa volta cerca di mettere a fuoco alcuni aspetti partendo dalla sua conversione, avvenuta ad opera di sant’Ambrogio, quando aveva circa trenta anni. Dice il Nostro: “Sant’Agostino, dopo aver raccontato il grande combattimento e la lotta affrontati, nel momento della propria conversione, tra le due parti di se stesso, l’inferiore e la superiore – il combattimento più impegnativo che sia dato di dover affrontare – alla fine scorgendo gli occhi della misericordia che già lo fissavano, esclama all’inizio del libro IX delle Confessioni (citando il salmo 116): Signore hai guardato il tuo servo e il figlio della tua ancella”. Leggi tutto

16 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

con questo incontro concludiamo l’Esortazione di Francesco di Sales per la Pentecoste del 1620. L’ultimo dono dello Spirito che prende in considerazione è quello della sapienza e cioè l’amore che “assapora, gusta e sperimenta quanto Dio si amabile e soave” e come fa essere contenti nella pratica delle virtù. Il cristiano, quando si impegna a vivere secondo le virtù che portano alla perfezione, quando le sperimenta nella sua vita, non può che essere contento: un cristiano triste è un tristo cristiano è una frase attribuita al Salesio e papa Francesco lo aveva ripetuto più volte. Leggi tutto

14 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

continuando in questa Esortazione, Francesco di Sales dice: “Una volta decisi e fortificati per abbracciare la vera pratica delle virtù, ci è necessario il dono del consiglio, per scegliere quelle che ci sono più necessarie secondo la nostra vocazione”. Egli, lo sappiamo bene ormai, è anche un uomo molto pratico e i suoi suggerimenti ci aiutano ad individuare quali siano le scelte che, in modo equilibrato, dobbiamo fare. Già nella Filotea, ci aveva detto che le virtù devono essere accolte e vissute secondo la propria vocazione e la propria posizione. Leggi tutto

13 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

il secondo dono dello Spirito Santo che Francesco di Sales prende in esame è quello della pietà. Nell’antica Roma la “pietas” era una sorta di divinità che aiutava a compiere il proprio dovere nei confronti dello Stato, degli dei e della famiglia. In concetto cristiano di “pietà”, invece, concerne l’affetto, il rispetto e l’obbedienza che il credente deve a Dio. Il Nostro la descrive in questo modo: “La pietà non è altro che un timore filiale, che non ci fa guardare a Dio come nostro Giudice, ma come nostro Padre, a quale temiamo di dispiacere e desideriamo di piacere”. Leggi tutto

12 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

come ricorderete, lunedì scorso abbiamo accennato ai sette doni dello Spirito Santo così come Francesco di Sales li presenta nel TAD. Oggi ci invita a considerare “questo Dono prezioso, in quanto è concesso singolarmente a ciascuno di noi”. Lo Spirito porta con sé i suoi doni “e dal collegamento che faremo tra questi sette doni, risalendo come per mezzo di una scala, sapremo se abbiamo ricevuto o meno lo Spirito Santo, poiché egli ha l’abitudine di comunicarli alle anime nelle quali discende e trova preparate ad riceverlo”. Leggi tutto

11 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

gli Apostoli, come certamente ricorderete, avevano già ricevuto lo Spirito Santo nel corso delle prima apparizione del Risorto (Cfr. Gv 20,22-23), ma quell’evento, dice Francesco di Sales, “non era stato con la gloria e la solennità con cui lo ricevettero oggi (ricordiamo che era il giorno di Pentecoste), e non produsse in loro gli stessi effetti”. Infatti essi rimasero chiusi per altri cinquanta giorni nel Cenacolo. “Similmente –prosegue– l’eterno Padre fece un grande dono al mondo quando gli diede il proprio Figlio; ma era un dono nascosto, costretto e chiuso nella guaina vile e disprezzata della nostra umanità e mortalità. Mentre il dono che fa oggi alla sua Chiesa deve essere considerato come il più eccellente, perché sono il Padre e il Figlio che lo mandano”. Leggi tutto

10 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Dio è sempre pronto a riempiere di doni noi suoi figli, ma il dono più grande, lo abbiamo letto ieri, è lo Spirito Santo, primo dono ai credenti, come dice la Liturgia, il dono dei doni, che Egli fa all’umanità attraverso il Figlio. Francesco di Sales, ormai lo sappiamo. Per spiegare meglio certi concetti, parte sempre da lontano e, anche questa volta, non si smentisce tanto è vero che torna indietro di circa 33 secoli chiamando in causa Giuseppe, undicesimo figlio del patriarca Giacobbe. Leggi tutto

9 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dopo aver celebrato ieri la Solennità di Pentecoste, iniziamo oggi a leggere una nuova Esortazione di Francesco di Sales: era il 7 giugno 1620, Solennità di Pentecoste… Coincidenza? Forse. Inoltre la nostra Parrocchia ieri ha vissuto anche un altro evento importante: la festa della comunità che, ormai da diversi anni, si tiene la seconda domenica di giugno e che ha il suo momento più importante nella solenne celebrazione dell’Eucarestia presieduta molte volte dal Vescovo di Settore; la festa poi continua per tutta la giornata con attività diverse. Leggi tutto

7 Giugno 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dal dispetto, dall’orgoglio e dalla vanità, continua Francesco di Sales, nasce in Tommaso la disperazione cioè “egli perse la speranza che Nostro Signore avrebbe mantenuto la promessa di risuscitare dopo tre giorni, dato che non l’aveva visto”. La speranza, nella vita di fede è essenziale e quando viene a mancare, lo vediamo soprattutto nei giovani, può causare un malessere che, talvolta, li porta a compiere gesti a dir poco inqualificabili. Leggi tutto