Carissimi,
pur riconoscendo le buone intenzioni di qualche filosofo pagano circa l’esame di coscienza e la penitenza, Francesco muove loro una critica dicendo che “benché la penitenza religiosa sia stata riconosciuta in qualche modo da alcuni filosofi, questo accadde così raramente e così debolmente, che anche coloro i quali sono stati ritenuti i più virtuosi fra essi — ossia gli stoici — asseriscono che l’uomo saggio non si rattrista mai: principio questo tanto contrario alla ragione, quanto la proposizione su cui la poggiano è contraria all’esperienza, che cioè l’uomo saggio non pecca mai”. Leggi tutto