Carissimi,
“Modo di riconoscere la trasformazione che subisce il santo amore” è il titolo del decimo capitolo che, lo diciamo in partenza, sarà un po’ complicato. Francesco porta l’esempio dell’usignolo (leggi, il salmista) che può cantare per due motivi che sembrano essere uguali, ma hanno una sostanziale differenza: canterà il canto che saprà essere più gradito alla divina provvidenza oppure canterà per far piacere a se stesso? Leggi tutto