Carissimi,
il secondo privilegio “particolare” della Vergine Maria è dato dalla consacrazione a Dio che ella ha fatto di sé. Infatti, ci dice Francesco di Sales: “Nessuno si è mai consacrato alla divina Maestà in modo così perfetto ed assoluto come lei che obbedì in modo più perfetto di qualunque altro alla Parola di Dio…”. In quella povera casa di Nazaret, Ella ha accolto la Parola che si è fatta carne nel suo corpo e l’ha accolta anche nel suo cuore, anzi donandogli tutto il suo cuore:
“Chi dà tutto non tiene nulla per sé. Ma cosa vuol dire, ditemi, darsi totalmente a Dio? E non riservare nulla per sé nemmeno uno solo dei nostri affetti e dei nostri desideri”. Attenzione, il Signore non vuole toglierci gli affetti umani, desidera soltanto che questi nascano e vivano attraverso di Lui. Allora, continua: “Che cosa ci chiede Dio? Ascoltate, vi prego, il santo Salvatore delle nostre anime: Figlio mio, dammi il tuo cuore (Prov. 23,26) va dicendo a ciascuno di noi”. Santa Caterina, patrona d’Italia e d’Europa che oggi ricordiamo, in un suo scritto, prega volendo scambiare il suo cuore con quello di Gesù. Il suo era un cuore puro, pieno di amore per Dio e per la Chiesa. Ma noi, come possiamo offrire a Dio il nostro cuore “tutto pieno di peccati e di imperfezioni? Come potrà essergli gradito, dato che è portato a disobbedire in continuazione alla sua volontà?” Se Dio non fosse misericordioso e pieno di amore e comprensione per noi sue creature, avremmo senz’altro dei buoni motivi per poterci fare queste domande e, peggio, non avremmo risposte. Francesco, però, ci rassicura: “Povero uomo, perché ti preoccupi? Perché rifiuti di darglielo così com’è? Non senti che non dice: Dammi un cuore puro come quello degli Angeli e della Madonna ma, dammi il tuo cuore?” Il Signore chiede di dargli ilo nostro cuore anche se è imperfetto, con tutti i suoi peccati in quanto “tutto ciò che viene consegnato nelle sue mani viene mutato in bene (Cfr. Rom 8,27-28)”. Per quanto riguarda il terzo privilegio, Francesco ci lascia un po’ con l’amaro in bocca in quanto, dice apertamente, di non poterne parlare in quell’occasione. Probabilmente, qualche altro impegno pastorale, lo chiamava altrove, ma aggiunge, comunque, poche parole per riaffermare che Maria è stata obbediente alla divina Maestà “non solo ai suoi comandi, ma anche ai suoi suggerimenti ed alle sue aspirazioni. Ed è in questo che dobbiamo fare attenzione, mie care anime, per imitarla meglio che ci sarà possibile”. E tra quelle “care anime” ci siamo anche noi.
Con la liturgia odierna preghiamo
O Dio, che in santa Caterina da Siena, ardente del tuo Spirito di amore, hai unito la contemplazione di Cristo crocifisso e il servizio della Chiesa, per sua intercessione concedi ai tuo popolo di essere partecipe del mistero di Cristo, per esultare quando si manifesterà nella gloria. Amen
Affidiamo, oggi, alla nostra Patrona Caterina, il nostro Paese e l’Europa intera e impariamo da lei ad essere veri operatori di pace. Buona giornata,
PG&PGR