16 Aprile 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

possiamo solo immaginare quanto, Francesco di Sales, amasse le sue “figlie” della Visitazione di Santa Maria. Sentite cosa dice: “Quando penso alla felicità di quelle anime che Dio ha scelto fin dall’eternità per chiamarle alla santa Religione…provo gelosia per loro, perché sono, in modo tutto speciale, le spose dello Sposo celeste”. La sua era una santa gelosia, quella che gioisce per gli altri e, dato che il suo uditorio era formato anche da gente comune, possiamo immaginare che, ad imitazione di san Paolo, la “gelosia” comprenda anche questa. L’Apostolo, infatti, nella seconda lettera ai Corinzi (11,2) e in quella agli Efesini (1,4), scrive: “Provo una santa gelosia per le vostre anime che sono spose di Cristo; giorno e notte mi consumo di ardore e di desiderio di rendervi puri e limpidi senza alcuna macchia davanti ai suoi occhi”. Nel pensiero di Paolo e di tutti i Padri, tutti i credenti sono “spose” di Cristo e Francesco non si discosta da questo. Come Vescovo e come padre ha impegnato la sua esistenza nel “guadagnare” tante anime al Signore e, in determinati momenti (pensiamo alla sua missione nello Chablais), lo ha fatto mettendo a repentaglio la sua stessa vita. Ha certamente avuto una attenzione particolare alle sue Visitandine, ma perché esse, con la loro vita di preghiera e di lavoro, fossero un esempio per tutti, anche per i laici. Nella città di Annecy le suore della Visitazione erano tenute in alta considerazione dal popolo che, in un certo qual modo, pur vivendo una vita comune, con l’attenzione dovuta ai mariti, alle mogli ed ai figli, cercavano di imitare la loro devozione. In effetti, a tutti, Religiosi/e e non, il Signore chiede “di annientare il loro amor proprio per far vivere e regnare l’amore di Dio”; evidentemente lo farà secondo la propria vocazione. Ma come far vivere e regnare in noi l’amore di Dio? Il de Sales ci risponde invitandoci a riflettere sull’invito che Gesù rivolge a tutti: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò” (Mt 11,28). E citando le Beatitudini (Mt 5,1-12), indica che, per tutti, è questa la via per raggiungere la perfezione.

Ci fermiamo qui e, come già detto, riprenderemo i nostri incontri martedì 22.

Preghiamo

Signore, ancora una volta ci inviti a seguirti in questi giorni santi: ti adoreremo nel mistero dell’Eucarestia e pregando per coloro che hai chiamato all’Ordine sacro; ti adoreremo vedendoti appeso a quella croce che ha sconfitto il male; di adoreremo risorto e raggiante di gloria mentre ci riapri la via verso Dio. Aiutaci Signore a calarli nella nostra vita di tutti i giorni. Amen

E non dimentichiamo che il Signore ci vuole santi come Lui è Santo

A tutti buon Triduo Pasquale e Santa Pasqua di Risurrezione.

 

PG&PGR