15 Marzo 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales ci fa notare la stretta relazione esistente tra il brano di Giovanni relativo alle due sorelle di Lazzaro e quello di Luca 11,27-28 dove leggiamo che una donna grida verso Gesù “Beato il grembo che ti ha portato…” ricevendo come risposta “Beati sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la custodiscono” e tra questi spicca in primo piano Sua Madre. Riprendendo poi il discorso su Marta e Maria dice: “Marta voleva molto bene a sua sorella e desiderava che si desse da fare come lei per servire il suo caro Maestro, che invece preferiva la scelta di Maria…”. Anche nelle nostre comunità religiose e parrocchiali molti assomigliano a Marta che si affanna e “pensano di essere molto devoti credendo che tale affanno sia virtù”, e magari si lamentano di altri più spirituali. Nonostante il loro impegno rischiano di sottovalutare le parole del Cristo che, rivolto a Marta, dice: «Una sola cosa è necessaria e Maria si è scelta la parte migliore…». Commenta il de Sales: “ Se io cerco soltanto Lui, che cosa deve importarmi che mi facciano fare questa cosa o quell’altra?”. Facciamoci una domanda partendo da questo: in una comunità, in una famiglia, nella stessa società, agli occhi di Dio, che differenza c’è tra chi fa una cosa e chi fa l’altra se tutti lo fanno con amore? Ciò che fa una Superiora di una comunità non è più importante di ciò che fa la suora che lavora in cucina; ciò che fa il parroco o un altro sacerdote in una Parrocchia non ha più valore di coloro che si preoccupano degli altri attraverso la catechesi, il servizio della carità e…di tenere pulita la chiesa. E in una famiglia? Il lavoro del marito non è più importante di quello della moglie che, magari, si occupa maggiormente dei figli. E potremmo fare chissà quanti altri esempi. In ogni azione umana, ben fatta, con amore e con onestà, anche se non appare chiaramente, c’è la volontà di rendere gloria a Dio. La Vergine ha saputo coniugare il servizio e la lode, compiendo, asserisce Francesco “l’ufficio di Marta ricevendo Nostro Signore con sommo affetto e devozione nella sua casa e nelle sue viscere. Lo servì con una premura tale, per tutta la vita, che non ci sono paragoni”. E che abbia compiuto anche quello di Maria, pensiamo non ci siano dubbi dato che Ella, come leggiamo più volte nel Vangelo di Luca “da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.  Ora, aggiunge il Salesio “resta da vedere come il Figlio, in contraccambio, la ricevette in Cielo. Fu con un amore e una gloria senza uguali, con una magnificenza superiore a quella di tutti gli altri santi presi insieme, quanto i suoi meriti superano i loro”. Ma, prima di affrontare direttamente questo discorso, Francesco vuole premettere ancora un’altra cosa. Perciò pazienza fino a lunedì.

Preghiamo

Padre di eterna misericordia, converti a te i nostri cuori, perché nella ricerca dell’unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna siamo sempre consacrati alla tua lode. Amen

 

Anche oggi il Signore, in diversi modi, ci chiederà di essere accolto nella persona di qualche fratello o sorella. Impegniamoci ad accoglierlo col cuore. Buona giornata e buona domenica.

PG&PGR