Carissimi,
era il 21 novembre 1617, giorno in cui, ancora oggi, si ricorda la Presentazione della Vergine al Tempio e Francesco di Sales iniziava questa nuova Esortazione. Non vi affannate a cercare nei Vangeli canonici questo episodio…non lo troverete in quanto viene riportato solo in alcuni vangeli apocrifi e in particolare nel “Protovangelo di Giacomo” nel quale si legge che Maria, ancora bambina, viene offerta al Signore dai suoi genitori. Per noi Oblati è comunque un giorno importante in quanto, per volere del Beato Luigi Brisson, nostro Fondatore, in esso tutti i religiosi sono invitati a rinnovare, in modo devozionale, i propri voti. La riflessione che il de Sales ci propone prende spunto da quanto dice il Primo libro dei Re (10,1-2.10) a proposito della visita della regina di Saba al re Salomone: “Mai più si videro tanti profumi nella città di Gerusalemme quanti ne portò quella regina, per offrirli a quel grande re, così non furono mai più presentati a Dio nel suo Tempio, tanti profumi e balsami quanti ne porta oggi con sé la santa Vergine”. Anche se appartenente alla letteratura apocrifa, questa offerta che la Vergine fa di se stessa, ci può aiutare a ripensare al nostro battesimo: anche noi siamo stati “presentati al Tempio” affinché, attraverso questo Sacramento, ricevessimo l’adozione a figli (Cfr. Gal 4,5). Quei profumi offerti dalla regina di Saba a Salomone, non sono nulla rispetto al “profumo” di Maria che offre se stessa a Dio. Allo stesso modo, potremmo dire, che il nostro “profumo” è ben poca cosa di fronte a quello della Vergine, ma il Signore Dio lo ha accolto ed ha atteso che avessimo l’uso di ragione per offrirci la possibilità di accogliere responsabilmente un tale dono attraverso la nostra adesione alla sua Parola. Francesco, seguendo la corrente teologica del suo tempo, secondo la quale Gesù e Maria hanno goduto dell’uso di ragione fin dal grembo materno, asserisce, però, che il Salvatore “non volle scostarsi dalle leggi dell’infanzia per cui crebbe come gli altri bambini”, egualmente la santa Vergine e pur avendo questa facoltà, scelsero di non usarla prima del tempo. A questo fa seguire una considerazione che dovrebbe farci riflettere: “Noi, che a malapena raggiungiamo l’uso di ragione a quarant’anni, siamo tanto irragionevoli da pretendere di fare i saputi e di parlare primo di saper balbettare; e volendo dimostrare a tutti i costi che siamo dotti e saggi, finiamo per manifestare il nostro vuoto (Rom 1,22). E’ strano che, pur sapendo con sicurezza che non riusciamo a parlare molto senza inciampare e commettere errori, nondimeno siamo così desiderosi e pronti a farlo anche su argomenti che non conosciamo”. Questa è la presunzione dell’uomo…
Oggi preghiamo ricordando san Paolo Miki e i suoi compagni, martiri giapponesi del XVI secolo:
O Dio, forza dei martiri, che hai chiamato alla gloria eterna san Paolo Miki e i suoi compagni attraverso il martirio della croce, concedi anche a noi per loro intercessione di testimoniare in vita e in morte la fede del nostro Battesimo. Amen
Impegniamoci oggi a tenere a bada quella presunzione che ogni tanto si affaccia nella nostra mente e nel nostro cuore chiedendo al Signore il dono dell’umiltà.
Buona giornata,
PG&PGR