9 Aprile 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel versetto del Cantico dei Cantici che abbiamo già citato (3,11) “la sposa parla del giorno della gioia del suo Diletto”. Francesco di Sales ne trae questa considerazione: “Voi sapete che ogni cosa gioisce quando produce il proprio frutto”. Non si gioisce forse per la nascita di un figlio o di un nipote che sono frutti dell’amore? Non si gioisce forse per un buon risultato negli studi o nel lavoro che sono frutti dell’impegno? “Comunemente si dice che in primavera sembra che tutto si rallegri e gli alberi fioriscono presagendo la produzione dei frutti”. E la donna, in particolare, dopo aver messo al mondo un figlio, forse non gioisce?

“Se è così chi può mettere in dubbio che il giorno della Passione del Signore non fosse il giorno della sua gioia e della sua contentezza? Infatti, non vedete i fiori che sbocciano e cominciano a germogliare intorno alla croce, sicuro presagio dei frutti che dovrà dare quell’albero della vita?”. E’ da questo albero e dai meriti di quel sacrificio che nascono i frutti della salvezza dell’intera umanità. Continua: “E se la gioia della donna è di mettere al mondo molti figli, quanti motivi di gioia ebbe Nostro Signore il giorno della sua Passione e Morte, poiché in quello che divenne padre di tutti i figli degli uomini e acquistò loro la grazia per questa vita che passa e la gloria per quella eterna”. E così come la gioia di una donna che mette al mondo un figlio è, generalmente, preceduta da grandi dolori, così la gioia del Signore Gesù per aver operato l’opera della salvezza, è stata preceduta dalla grande sofferenza che il suo corpo umano ha provato sulla croce. Il Salesio prosegue col dire che quel giorno, quello della Passione, non fu soltanto “giorno della gioia” per il Signore Gesù, “ma anche quello della gioia dell’Eterno Padre, degli Angeli e di tutte le anime dei beati”. Molto umanamente ci potremmo chiedere come poteva essere un giorno di gioia, per un Padre, quello della morte naturale del proprio Figlio? Non doveva, piuttosto, essere un giorno di dolore? La risposta di Francesco è quella di un uomo dalla Fede grande e profonda: “Mie care anime – dice – non è così che dobbiamo vedere le cose. E ce lo dimostra la ragione, perché fu allora che Dio produsse il frutto della sua giustizia, della sua carità e della sua misericordia verso gli uomini”. La giustizia, la carità e la misericordia di Dio Padre verso noi sue creature, si compie attraverso quel Figlio prediletto (Cfr. Mt 3,17) che si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

Preghiamo

Dio misericordioso, che susciti nei tuoi figli la volontà di servirti, illumina i nostri cuori purificati dalla penitenza e nella tua bontà ascolta le nostre invocazioni. Amen

 

Quando domenica prossima ascolteremo il racconto della Passione secondo Luca, ripensiamo a tutto questo…

Buona giornata,

PG&PGR