Carissimi,
come senz’altro ricorderete, questa Esortazione è stata “dettata” da Francesco di Sales in occasione della vestizione di una sorella della Visitazione. Ebbene, anche in questa circostanza egli sottolinea e mette in chiaro che lo scegliere la vita monastica non è una “fuga dal mondo”, ma una scelta consapevole che impegna per tutta la vita e in modo completo senza portarsi dietro “le abitudini del mondo”. A tale proposito cita san Basilio che “scrivendo a Sincletico (non meglio identificato, ndr), che da senatore si era fatto religioso, gli diceva: « Fratello, che cosa hai fatto? Hai disfatto un senatore e non hai fatto un Religioso: Tu non sei più senatore, poiché ne hai lasciato la carica; non sei un buon religioso, perché vivi seguendo le usanze portate dal mondo»”. Non basta la buona volontà iniziale per essere un buon religioso o una brava religiosa, come non basta la buona volontà iniziale per essere un “buon cristiano”. Sempre e comunque una vocazione, qualunque essa sia, ha bisogno di rivestirsi dell’uomo nuovo, che in convento o nel mondo, sappia dare una profonda testimonianza del suo amore verso Dio e verso il prossimo. E, forse rivolto alla parte di uditorio “laica”, il de Sales sottolinea che “tante persone si son viste diventare sante sotto abiti di seta, di velluto, di broccato d’oro! Lo testimonia santa Radegonda, regina di Francia (VI sec.9), santa Elisabetta regina di Ungheria (XIII sec.), santa Elisabetta di Portogallo (XIII-XIV sec.) e tante altre; da che non ha nessun valore lasciare i propri abiti esteriori, se non ci si riveste di abiti nuovi in giustizia e verità”. Certamente, in qualunque situazione di vita, scegliere Dio con tutto ciò che ne consegue, è una scelta seria e impegnativa. Ma le parole serietà e impegno, per tanti giovani (e anche meno giovani), hanno ancora valore? Oggi si parla tanto del calo delle vocazioni, tanto sacerdotali quanto religiose e, nel contempo, non si può ignorare anche il calo dei matrimoni soprattutto “in chiesa”. Pensate che nella nostra parrocchia ne abbiamo celebrato soltanto uno nel 2024 e, nel 2025, se ne celebrerà…soltanto uno. Siamo convinti che il calo delle vocazioni dipenda, in gran parte, dal timore di impegnarsi seriamente; lo stesso si può dire per il matrimonio al quale si preferisce la libera convivenza: se va bene, va bene; e se va male…me ne torno da mammà!
Preghiamo
O Dio, che per la nostra fragilità hai preparato aiuti efficaci, fa’ che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice, la manifestiamo in una degna condotta di vita. Amen
Preghiamo oggi per tutti i nostri giovani affinché abbiano il coraggio di fare scelte di vita cristiana impegnativa e seria.
Buona giornata,
PG&PGR