Carissimi,
in compagnia di san Francesco di Sales iniziamo la Settimana Santa chiedendo al Signore di vivere questi giorni santi in un clima di vera partecipazione ai misteri che in essa si celebrano. Con questo spirito torniamo a ciò che Francesco dice ancora in questa Esortazione nel giorno dei Santi Medici: “Ci sono due tipi di ammalati: alcuni sono afflitti da malattie che portano alla morte, mentre altri sono colpiti da malattie soltanto debilitanti…ma non c’è da temere che facciano suonare le campane a morto”.
Alcuni, coscienti del loro stato di salute ricorrono al medico; altri, pensando di godere ottima salute rischiano l’apoplessia. Probabilmente, in quel momento, egli non immaginava che anche lui, circa tre anni dopo, sarebbe morto a causa di questa sindrome…Abbiamo comunque capito che non intendeva parlare delle malattie del corpo, quanto di quelle dello spirito: “Ci sono delle anime molto ammalate e talmente cariche di peccati e di imperfezioni, che meritano molta compassione, tanto più che si trovano in grave pericolo, perché, pur essendo piene di rancore, di orgoglio, di presunzione e di mille altri difetti, si credono molto perfette, sanissime e non riconoscono la propria malattia; per questo non fanno ricorso al medico, perché pensano di non averne bisogno, e così finiscono di morire della morte eterna”. Quante volte si sente dire da parte di più di qualcuno: Ma io che male faccio? Non rubo, non ho mai ucciso nessuno, non bestemmio, ecc. Non si accorgono che questa loro “presunzione di innocenza” è uno dei peccati più grandi. Prosegue il Nostro: “La santa Chiesa è come una farmacia, piena di medicine preziose e salutari, che sono i santi Sacramenti e che il nostro Salvatore e Maestro le ha affidato per guarirci dalle nostre infermità”. Chi di noi può dire di non avere bisogno di questi “segni” che il Signore ha voluto mettere a nostra disposizione per camminare secondo la sua volontà? Il Battesimo, oltre a lavarci dal peccato originale, ci rende figli della Chiesa; con la Riconciliazione Egli ci aiuta a rimetterci, o a proseguire più speditamente, sul giusto cammino perdonando i peccati gravi e donandoci il suo Spirito per superare anche quelli meno gravi. Attraverso il sacramento dell’Eucarestia “veniamo uniti e congiunti alla divina Bontà e riceviamo la vera vita delle nostre anime” (Cfr. Gv 6,52.58-59). Il Signore, conoscendo la nostra fragilità mette a nostra disposizione anche tutti gli altri Sacramenti. Ma quale presunzione dimostra l’uomo pensando di non averne bisogno?
Preghiamo
Guarda, Dio onnipotente, l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale, e fa’ che riprenda vita per la passione del tuo unigenito Figlio. Amen
La Santa Pasqua, che celebreremo tra pochissimi giorni, ci aiuti a riscoprire la bontà del Signore Gesù che ci vuole “risorti” insieme a Lui.
Buona giornata,
PG&PGR