6 Marzo 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Francesco di Sales, con tutto il rispetto per Maldonato, sposa l’opinione contraria che è poi quella di sant’Agostino: l’umiltà di Maria aveva attirato il Figlio di Dio nel suo grembo, dunque ella “non sapeva che in lei c’era quella virtù, e questo senza pericolo di perderla …l’umiltà che c’era in lei non veniva da lei”. Dio ha guardato l’umiltà della sua serva, certamente, ma come dono gratuito che ella accetta e custodisce in sé. Anche nei nostri confronti il Padre è generoso nei suoi doni e che cosa ci chiede in cambio? Semplicemente che ne facciamo buon uso. San Paolo, precisa il de Sales, non era certamente presuntuoso quando affermava di “possedere la carità” e che nulla poteva separarlo da quella di Gesù Cristo (Cfr. Rom 8,35-39). Da notare che l’Apostolo, in questo passo, usa il plurale e ciò significa che il “possesso” della carità è aperto a tutti. Dio ha guardato l’umiltà della Vergine, così come guarda alla nostra; un’umiltà che non può e non deve misconoscere che è dono di Dio e non un nostro merito (non sarebbe più umiltà!). Abramo, ci ricorda il Salesio, mentre “dialogava” con Dio (Cfr. Gen 18,27), disse di essere polvere e cenere; il Giusto perseguitato di cui parla il Salmo 27 dice di se stesso di essere “verme e non uomo”. Similmente la santa Vergine, prosegue “considerando la propria vita tutta santa e tutta pura, la trovò buona, e vedendo in sé l’umiltà, potè dire, in questo senso, che Dio aveva guardato la sua umiltà; ma anche, nell’altro senso, vedendo il proprio niente, poté dire che Egli aveva guardato la sua bassezza, la sua pochezza, la sua abiezione, e per questo sarebbe stata proclamata beata”. E’ dunque la profonda umiltà di Maria la vera causa della scelta di Dio. Gesù stesso, rispondendo a quella donna del popolo che dichiarava “beato i ventre che lo aveva generato” (Cfr. Lc 11,22-28), risponde che sua madre è certamente beata perché lo ha portato in grembo e allattato, ma ancor di più “per l’umiltà con la quale essa ha ascoltato le parole del mio Padre celeste e le ha custodite”; inoltre il Signore dichiara che tutti coloro che fanno la volontà di Dio, sono suoi familiari (Cfr. Mt 12,47-50). La familiarità con Cristo è offerta a tutti, ad ognuno di noi, purché venga vissuta pienamente, sempre, in ogni circostanza e non …ad intermittenza. E questo tempo di Quaresima appena iniziato ci sollecita…

Preghiamo con le parole della liturgia odierna

Ispira le nostre azioni, o Signore, e accompagnale col tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. Amen

Ed oggi ogni nostra attività sia compiuta con lo spirito di bontà e umiltà alla scuola di Maria. Buona giornata,

PG&PGR