31 Marzo 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

in quale modo ci si può rendere conto se si ama Dio nel modo giusto? Con questa domanda ci siamo lasciati sabato e, puntuale Francesco di Sales ci dà la risposta fornendoci, come lui stesso dice, “alcuni segni infallibili”. Il primo “si verifica allorché vi compiacete molto della sua presenza, poiché sapete bene che l’amore cerca sempre la presenza di colui che ama”.

L’amore, anche quello verso le creature, tende sempre alla vicinanza e unisce in modo quasi inscindibile i cuori di coloro che si amano, quando è puro. Infatti l’amore puro non cerca altro e, come dice san Paolo (Col 3,14), è un legame di perfezione che non può essere sciolto. Prosegue l’Oratore: “Se amate molto Dio, vi preoccuperete seriamente di cercare la sua presenza per unirvi sempre più alla sua divina bontà, non per la consolazione che si prova nel godere di tale presenza, ma semplicemente per rispondere al suo amore che così desidera; voi dovete cercare il Dio di ogni consolazione (Cfr. 2Co 1,3) e non le consolazioni di Dio”. Tante volte l’uomo, più che cercare Dio per quello che è, lo cerca per quello che può dare. Un altro segno per vedere se amate Dio sul serio, ci dice il Nostro, “è vedere se amate molte altre cose assieme a lui, ma ciò va inteso di un amore forte e potente” capace di distoglierci dall’amore di Dio o, quanto meno, metterlo in “seconda battuta”. Sappiamo bene che la nostra capacità di amare, in questa vita, è limitata e “quando si amano insieme molte cose, si amano di un amore meno forte e meno perfetto”. Il terzo segno, quello più importante che il de Sales ci indica “è vedere se amate molto anche il prossimo; infatti nessuno può affermare di amare veramente Dio se odia il prossimo (Cfr. 1Gv 4,20)”. Teniamo dunque ben presente che l’’amore del prossimo è un “derivato” dell’amore di Dio e da questo attinge solidità e costanza. Se il nostro amore verso Dio sarà forte, lo sarà anche verso il prossimo; se Dio sopporta i nostri difetti e le nostre imperfezioni “dobbiamo agire allo stesso modo anche noi nei confronti dei nostri fratelli, non stancandoci mai di sopportali facendo tuttavia attenzione e non favorire né amare le loro imperfezioni”. Il Signore Gesù ha amato profondamente i suoi discepoli nonostante le loro imperfezioni, ma li ha educati ad andare oltre; ha amato e perdonato l’adultera, ma le ha chiesto di non peccare più; ha amato Pietro anche nella sua vigliaccheria, ma gli ha affidato la sua Chiesa…

Preghiamo

O Dio, che rinnovi il mondo con i tuoi ineffabili sacramenti, fa’ che la Chiesa si edifichi con questi segni delle realtà del cielo e non resti priva del tuo aiuto per la vita terrena. Amen

 

Dio ama ognuno di noi nonostante le nostre imperfezioni e i nostri peccati; anche oggi ci chiede di fare altrettanto verso i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Buona giornata,

PG&PGR