Carissimi,
giunti a questo punto Francesco di Sales pone al suo uditorio, e di conseguenza anche a noi, una domanda: “Non vi sembra, mie care anime, che abbiamo un gravissimo obbligo di ricambiare, per quanto ci è possibile, quest’amore santo e senza confronti del quale siamo stati e siamo oggetto da parte di Nostro Signore?” Visti i nostri limiti, i nostri peccati e le nostre miserie, non basterebbe tutta una vita. Nonostante questo, dice l’Oratore, dobbiamo impegnarci seriamente a farlo: “Amare Dio con tutto il nostro cuore, che cosa significa se non amarlo con tutto il nostro amore, ma di un amore ardente?”
E per fare questo il nostro cuore deve purificarsi da tutto ciò che ci allontana dall’Amore vero. Prosegue: “Amarlo con tutta la nostra anima, vuol dire occupare tutta la nostra anima nell’esercizio del suo amore” e cioè non concedere spazio alle cose “frivole”; “Amarlo con tutto il nostro spirito, significa amarlo con un amore puro e semplice” come era puro e semplice il cuore della Vergine e di tanti santi; “Amarlo con tutto il nostro pensiero, vuol dire pensare a lui più spesso che possiamo”, anche quando siamo indaffarati nei nostri impegni quotidiani; “Amarlo con tutte le nostre forze, vuol dire amarlo di un amore solido, costante e generoso, che non si lascia mai abbattere ed è perseverante” anche, e soprattutto, nelle difficoltà. Pensiamo a san Giuseppe. In poche parole, sottolinea: “Amarlo con tutto ciò che siamo, significa abbandonare in lui tutto il nostro essere per rimanere totalmente sottomessi all’obbedienza del suo amore”. Il Signore ci ha dato un cuore per amare, un cervello per pensare, i sensi per renderci conto di tutto ciò che esiste e non vuole certamente che rinunciamo a questi suoi doni che, lo vogliamo o no, che ci crediamo o meno, sono sempre suoi doni. Ma soprattutto ci ha creato a sua immagine e somiglianza dandoci un’anima immortale che, se glielo permettiamo, sarà sempre illuminata dalla luce dello Spirito Santo in questa vita, permettendoci di entrare felicemente in quella che ci attende per godere della visione di Dio, in eterno. Forse qualcuno potrebbe chiedersi quale sia il modo per rendersi conto di amare Dio nel modo giusto. Francesco ce lo dirà lunedì.
Preghiamo
O Dio, nostro Padre, che nella celebrazione della Quaresima ci fai pregustare la gioia della Pasqua, donaci di contemplare e vivere i misteri della redenzione per
godere la pienezza dei suoi frutti. Amen
Oggi fermiamoci un momento per esaminare ciò che, nei confronti di Dio, sentiamo nel nostro intimo. Ci aiuterà a correggerci e far crescere in noi il suo amore.
Buona giornata e buona domenica.
PG&PGR