Carissimi,
riprendiamo il discorso interrotto ieri: il dono della Scienza “fa conoscere la felicità che si trova nel donarsi a Dio, a confronto della scelta di rimanere nel mondo” e i doni della Pietà e del Timore di Dio “fanno fuggire le occasioni di perdere l’amore di Dio, occasioni che si possono incontrare nel mondo”. In queste affermazioni Francesco di Sales mette in risalto il dono totale di sé attraverso la scelta della vita religiosa, ma tali doni possono essere vissuti pienamente anche da chi “vive nel mondo” senza, però lasciarsi intrappolare dalla “mentalità del mondo”. Dove è scritto che non ci si può donare a Dio anche nella vita matrimoniale? Le coppie di “coniugi beati” dimostrano il contrario. Francesco, lo sappiamo, parla a delle Religiose, noi cerchiamo di adattare ciò che dice anche alla vita di quei laici che vogliono, comunque, mettere in pratica, compatibilmente con il loro stato, i consigli evangelici; cosa che, forse, esige un impegno maggiore. Fino a questo punto, però, egli ha parlato solo di sei dei doni dello Spirito Santo, omettendo il primo, quello della Sapienza. Distrazione o dimenticanza del Nostro? Non ci sembra plausibile e probabilmente qualcuno, in quell’uditorio, avrà sollevato la questione. Pensiamo di poter immaginare la risposta del Salesio: “La Sapienza è il primo di tutti i doni, quello che informa ed anima tutti gli altri. Infatti, nel Trattato dell’Amor di Dio, come forse ricorderete, diceva: “La Sapienza non è altro che l’amore che assapora, gusta e sperimenta quanto Dio sia amabile e soave”. Quello della Sapienza, inoltre, è uno dei libri dell’Antico Testamento che inizia proprio con l’invito a cercare Dio e fuggire il peccato. Possiamo perciò dire che la Sapienza è l’amore stesso che sa riconoscere in Dio la sua origine e il suo fine, così da animare ogni rapporto tra gli uomini.
Al termine di questa Esortazione, per intercessione di san Francesco di Sales, chiediamo al Signore che ravvivi ogni giorno in tutti noi i doni del suo Spirito.
Preghiamo
Spirito di Dio, donaci un cuore docile all’ascolto, pronto nel servizio, perseverante nella preghiera. Togli dal nostro petto il cuore di pietra e donaci un cuore di carne capace di accogliere sempre la Parola di Dio e viverla profondamente. Amen
Ed oggi, tra i tanti nostri impegni, fermiamoci un momento per invocare lo Spirito Santo chiedendogli la sua Luce.
Buona giornata,
PG&PGR