19 Febbraio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo al terzo punto, quello che riguarda l’obbedienza che, come abbiamo già detto in passato, per noi religiosi è il voto più “duro” da osservare e per tutti gli altri è un impegno da non sottovalutare. Il Signore Gesù, che è venuto al mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre (Cfr. Gv 4,34), ha esercitato la virtù dell’obbedienza fin dalla più tenera età, osserva san Francesco di Sales: “Maria e Giuseppe lo guidano, lo portano da un posto all’altro, ed egli li lascia fare senza mai dire una sola parola”.

Egli fu obbediente anche alla legge della natura comportandosi da bambino quando era bambino, più tardi da adolescente e poi da giovane. Ora possiamo chiederci come e quando noi siamo disposti a lasciarci insegnare da Gesù questa virtù? Chi di noi, da bambino non ha fatto i capricci? E quando eravamo adolescenti, quanta “sapienza” ostentavamo davanti ai nostri genitori chiamandoli “matusa”? E nelle esperienze che la vita ci ha proposto in seguito, quanto siamo stati obbedienti al Signore che, in diversi modi e attraverso diverse persone, ci ha parlato? Alcuni vangeli apocrifi (che non vuol dire falsi, ma nascosti, ndr.), narrano di piccoli miracoli compiuti da Gesù durante la sua infanzia, ma non sono entrati nel Canone della Bibbia in quanto ritenuti poco credibili. Ma Francesco, che è figlio del suo tempo, è convinto che Gesù avrebbe potuto, anche da piccolo, compiere dei miracoli, “ma non li fece” attendendo il momento opportuno per manifestarsi al mondo. Continua: “Nostro Signore possiede perfettamente tutte le conoscenze (Cfr. Col 2,2-3), anzi, è la Conoscenza e la Sapienza stesse; nondimeno conserva un silenzio costante, mentre nella normalità delle persone del mondo avviene che, se possiedono un’oncia di conoscenza, non è possibile impedir loro di parlare, tant’è il desiderio che hanno di farsi credere sapienti”. Da quanto dice il de Sales sembra proprio che gli uomini e le donne del suo tempo non fossero diversi da quelli di oggi: tutti parlano “sapientemente” di tutto; tutti hanno in tasca la soluzione dei tanti problemi che affliggono l’umanità; tutti si sentono autorizzati a pronunciare “sentenze”, a dare consigli, ad ergersi a maestri… E pensare che l’unico e vero Maestro ha atteso che giungesse “la sua ora” per trasmetterci i suoi insegnamenti…

Preghiamo

Signore Gesù aiutaci a pregare affinché possiamo amare Dio e conoscerlo partendo dalle cose più semplici; insegnaci a vivere in umiltà, semplicità e bontà accontentandoci di ciò che abbiamo. Amen

Un piccolo sforzo, oggi, per riscoprire la semplicità… Buona giornata,

PG&PGR