Carissimi,
la sezione odierna inizia con questa affermazione di Francesco di Sales: “E’ certissimo che la Divina Bontà considera il tempo della nostra giovinezza come il più adatto per impegnarci nel suo servizio”. Le varie attività giovanili della nostra e delle altre Parrocchie ci sembrano possa essere una piena approvazione di quanto dice. Ma, subito dopo, pone una domanda: “Pensate che la giovinezza sia sempre valutata in base all’età? Senza dubbio no”.
Il fervore e il coraggio non hanno età in quanto siamo chiamati a servire Dio, ognuno nel proprio stato di vita, religioso o laico, in ogni istante della nostra esistenza. Prosegue interpretando il pensiero dell’uditorio: “Ma, mi direte, qual è il tempo più adatto per dedicarsi a Dio, quando abbiamo superato l’età dell’adolescenza?” La risposta la troviamo in san Paolo che, nella seconda lettera ai Corinti (6,2), dice chiaramente che “questo è il momento favorevole e il giorno della salvezza”. Non c’è, dunque, un’età particolare per iniziare (o continuare) un vero cammino di conversione, per impegnarsi maggiormente nella preghiera, per dedicarsi al prossimo con sempre rinnovato entusiasmo. Può, però, accadere che nel corso della vita vi siano dei periodi, più o meno lunghi, in cui si avverte maggiormente l’aridità spirituale con tutte le conseguenze che questo può portare. I motivi possono essere tanti… C’è allora bisogno di un impegno maggiore una volta “tornati in sé” per riguadagnare il tempo perduto. Come fare? Il de Sales ci suggerisce di fare come i cervi “che corrono tanto leggermente ma raddoppiano la loro corsa quando sono inseguiti dal cacciatore e vanno con tanta velocità che sembra quasi che volino”. Allo stesso modo, anche noi, soprattutto quando le tentazioni ci inseguono, dobbiamo correre, affrettarci, non rimandare. Passiamo ora alla seconda considerazione: Maria “nel cammino per consacrarsi a Dio, per una parte del tragitto fu portata dal padre e dalla madre, mentre un’altra parte la percorre con le proprie gambe, pur sempre aiutata”. Il Signore, durante il pellegrinaggio della vita, ci conduce per mano e, a volte, quando il cammino si fa duro, ci prende in braccio con la sua Provvidenza. Ma spesso l’uomo (la storia dell’umanità ne è testimone) vuole fare di testa propria abbandonando la mano di Dio e questo, inevitabilmente, porta“a inciampare e battere il naso per terra”. La bontà di Dio, però, non ci abbandona mai, continua a guidarci, se ci affidiamo a lui e facendo “con l’aiuto della sua grazia, quello che possiamo”.
Oggi celebriamo la memoria della Beata Vergine di Lourdes e preghiamo:
O Dio, Padre misericordioso, soccorri la nostra debolezza, e per intercessione di Maria, Madre immacolata del tuo Figlio, fa’ che risorgiamo dal peccato alla vita nuova. Amen
E in questo giorno offriamo al Signore una preghiera in più per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Buona giornata,
PG&PGR