Carissimi,
più volte abbiamo detto che le Esortazioni hanno il carattere di “chiacchierate in famiglia” e come spesso avviene in queste circostanze, anche Francesco di Sales si lascia andare nel raccontare qualche cosa di personale scaturita da una lettura spirituale. Dice, infatti: Leggevo ieri nella Vita del beato Ignazio, fondatore dei Gesuiti, che un giorno Dio gli svelò il mistero della ineffabile e adorabile Trinità e da quella visione venne tanta chiarezza e tanta luce al suo intelletto, che in seguito ne parlava in modo elevato, più di quanto si possa intendere”.
Questo fatto straordinario è narrato nella “Vita di Ignazio di Loyola” scritta da Pedro de Ribadeneira, suo discepolo, che per molti anni visse con lui e ci porta a pensare che tale rivelazione sia autentica. Prosegue il Nostro: “Dio gli fece conoscere di questo divino mistero tutto ciò che se ne può conoscere in questa vita”. Non si parla quindi di una rivelazione totale del mistero della Trinità (altrimenti non si potrebbe chiamare più mistero, ndr.), ma di ciò che la mente umana è in grado di comprendere. Questo evento segnò profondamente la vita di Ignazio che da quel momento “ebbe una singolare devozione al santo mistero dell’adorabile Trinità…e se quel santo ricevette tante consolazioni per mezzo di quella visione, come pensate debba essere quella dei beati nella chiara visione di quel mistero ineffabile?” Proviamo solo ad immaginare lo stupore dell’uditorio di fronte a questo fatto. Teniamo, però, ben presente che Francesco sottolinea che quel mistero fu rivelato “secondo quanto se ne può conoscere in questa vita”. Ma nell’altra, puntualizza, i beati “vedono il modo indissolubile col quale l’umanità è congiunta e unita con la Divinità, l’opera incomparabile dell’Incarnazione nella quale Dio si è fatto uomo e l’uomo è stato fatto «Dio»”. Per quelle anime beate anche il mistero del Verbo che ha preso carne umana nel seno della Vergine Maria, senza ledere minimamente la sua verginità, non è più un mistero, ma una realtà visibile. Per noi, ancora pellegrini sulla terra, il mistero di Dio rimane e la Fede ci invita a crederlo perché «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37).
Oggi celebriamo la memoria liturgica di san Giovanni Bosco: chiediamo la sua intercessione, in modo particolare, per tutti i giovani:
O Dio, che hai suscitato il sacerdote san Giovanni Bosco come padre e maestro dei giovani, concedi anche a noi la stessa fiamma di carità, a servizio della tua gloria, per la salvezza dei fratelli. Amen
Ed oggi un pensiero e una preghiera per tutti i nostri giovani affinché non si lascino sviare da “dottrine diverse e peregrine” (Eb 13,9) che allontanano dalla Verità.
Buona giornata e buona domenica dato che domani ci prendiamo un giorno di vacanza…
PG&PGR