Carissimi,
forse ciò che abbiamo letto ieri ci ha lasciati perplessi e con qualche punto interrogativo nella testa. Avete ragione, ma come si fa a parlare di cose eccelse come la Divinità, la Maternità di Maria e la Gloria senza suscitare stupore e dare origine a tante domande che, senz’altro, finché ci troviamo in questo mondo, resteranno senza risposta; queste le hanno solo i Beati. Il nostro amico Francesca di Sales, avventurandosi in questo discorso così complesso, dice: “I beati godono di queste tre cose così grandi ed eccelse. Colà essi vedono faccia a faccia, chiaramente, nettamente, senza ombra, immagine o figura, Dio trino ed uno, non per enigma, ma come Egli è, con tanta chiarezza che si distingue la luce nella luce”. Non strabuzzate gli occhi: Francesco ci sta parlando…del Paradiso che non è un luogo, ma una “condizione”, uno “stato” ed è ciò che siamo tutti invitati a condividere. Prosegue: “Essi (i Beati) vedono in essa la grandezza e l’eccellenza della Maternità della Santa Vergine, e inoltre quale e quanta sia la gloria che Dio concede ai suoi eletti”. L’insegnamento della Chiesa ci invita a “piegare” la mente e le ginocchia di fronte ai misteri di Dio: Unità e Trinità di Dio, Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore, misteri nei quali, come cristiani crediamo profondamente. Ma i beati hanno una visione chiara di Dio; noi vediamo come in uno specchio (Cfr. 1Co 13,12), ma essi vedono e comprendono in pienezza ciò in cui hanno creduto e professato nella loro esistenza terrena. Si narra che sant’Agostino, mentre passeggiava sulla spiaggia rifletteva senza poterlo comprendere con la ragione, sul mistero della Santissima Trinità, e quel Bambino che cercava di travasare il mare in una buca lo convinse che i misteri di Dio, per noi, sono…Misteri. Ma lasciamo parlare Francesco: “Quanta dolcezza pensate che provino nella chiara visione dell’ineffabile mistero della Santissima Trinità, dell’eternità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo? Quale gioia comprendere che il Figlio non è minore del Padre, che il Padre – per il fatto che è Padre – non è più grande del Figlio, e che lo Spirito Santo e con essi uno solo, uguale al Padre e al Figlio!” E’ una dolcezza e una gioia che anche noi siamo chiamati ad avere…un giorno. Preghiamo:
Signore, per “farci santi” abbiamo solo questa povera vita spesso affollata di preoccupazioni, timori, incertezze e peccati. Sostienici in questo burrascoso cammino con la forza del tuo Spirito e guidaci sempre verso il bene. Amen
Ed oggi, forti dello Spirito Santo che è in noi, procediamo con gioia nel nostro cammino di fede. Buona giornata,
PG&PGR