Carissimi,
il nostro Francesco, preoccupato per la nostra comprensione di questa apparente “contraddizione” tra l’agro e il dolce e tra l’amore e il dolore, ci viene incontro con un ulteriore esempio: Se un giovanotto inizia una conversazione (con una ragazza – ndr) con libertà, schiettezza, molta allegria, senza preoccuparsi di se stesso, e quando esce è triste, chiuso malinconico, si può essere certi che l’amore, servendosi di sguardi, di moine, di parole e persino dei capelli di una piccola e fragile creatura, lo ha colpito al cuore con le sue frecce accuminate. Perché è triste? Perché è ferito. E chi l’ha ferito? L’amore!” Leggi tutto