Carissimi,
terminiamo oggi il secondo capitolo, questa sorta di “casistica” che Francesco ci propone su come, attraverso la preghiera, l’anima si unisce a Dio. Dice: “Qualche volta questa unione si opera in modo che il nostro cuore non avverta né l’operazione divina in noi, né la nostra cooperazione, anzi scopre l’unione soltanto quando è già stata insensibilmente attuata” come accadde a Giacobbe (Cfr. Gen 29,25) e a Sansone (Cfr. Gdc 16,8). Leggi tutto