8 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

essere come Dio ci vuole e dove ci vuole. Era questo il senso della similitudine della statua che abbiamo letto sabato. “O vero Dio – esclama Francesco – quale ottimo modo di mantenersi alla presenza di Dio, essere e voler rimanere per sempre nel suo beneplacito”. Gli innamorati  vorrebbero stare sempre insieme alla persona amata, ma questo per ovvi motivi, non è possibile; Leggi tutto

5 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

é innegabile che alcune affermazioni di San Francesco di Sales ci lascino, talvolta, perplessi. Cerchiamo, però, per quanto è possibile, di calarci nell’animo di questo “dottore dell’amore” che si “avventura” nel mistero di Dio per parlarci del Suo Amore. E’ qualcosa che, spesso, va al di là dei nostri schemi, della nostra mentalità e, forse, anche delle nostre capacità. Leggi tutto

4 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

il “riposo” dell’anima in Dio, una volta trovata la strada giusta, bisogna anche saperla conservare. Ma in che modo? E’ quello che Francesco ci dice nel decimo capitolo partendo da questa osservazione: “Ci sono degli spiriti attivi, fertili e traboccanti di considerazioni mentre ce ne sono altri timidi e ripiegati su se stessi”. I primi avrebbero, forse, bisogno di una maggiore riflessione, gli altri di “darsi una mossa”. Leggi tutto

3 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

affidiamo ai santi Apostoli Filippo e Giacomo (il minore) che ricordiamo oggi, questo nuovo capitolo, il nono, al quale Francesco di Sales dà questo titolo: “In che modo si pratica questo sacro riposo”. Il precedente, certamente lo ricorderete, terminava con la raccomandazione di saper mettere a buon profitto il “riposo dell’anima” sul “petto del Salvatore”. Leggi tutto

2 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

riprendiamo e concludiamo l’ottavo capitolo. Francesco continua col dire che l’anima, pur trovandosi in questo “dolce riposo e mentre gioisce del delicato sentimento della presenza divina, benché non avverta (fisicamente) tale piacere, nondimeno testimonia chiaramente quanto tale felicità le sia preziosa e piacevole, quando gliela si vuole togliere o qualche cosa la distoglie da essa”. Leggi tutto

1 Maggio 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

è il primo maggio, Festa di San Giuseppe lavoratore, patrono della Chiesa universale della quale anche i lavoratori fanno parte e a tutti loro rivolgiamo il nostro augurio. Ma anche noi, “umili lavoratori della vigna del Signore”, facciamo festa aprendo l’ottavo capitolo del sesto libro del TAD che ha questo titolo: “Del riposo dell’anima raccolta nel suo Diletto”. Leggi tutto

27 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

siamo giunti al settimo capitolo nel quale Francesco vuole parlarci “del raccoglimento amoroso dell’anima nella contemplazione” dicendo subito quale sia la sua intenzione: “Non parlo qui, Teotimo, del raccoglimento con cui coloro che s’accingono alla preghiera si mettono alla presenza di Dio, raccogliendosi in se stessi, e ritirando, per così dire, la loro anima nel proprio cuore per parlare con Dio, poiché questo raccoglimento si attua per mezzo del comandamento dell’amore, che, incitandoci all’orazione, ci fa scegliere questo mezzo per farla bene, per cui siamo noi stessi ad operare questo raccoglimento del nostro spirito”. Leggi tutto

26 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

riprendiamo il discorso, lasciato in sospeso ieri, con la citazione del Cantico dei Cantici dove, nei primi versetti del capitolo terzo, si parla dell’affanno della “sposa” nella ricerca del suo Diletto. E’ questa la “fatica” della meditazione di chi vuol trovare Dio e dialogare con Lui: mettersi alla Sua ricerca liberando, per quanto è possibile, il cuore da tutte le distrazioni. E quando lo ha trovato può dire, insieme alla sposa: “Ho trovato colui che la mia anima ama…l’ho trovato e non lo lascerò più” (Cfr. v. 4). Leggi tutto

25 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nella festa di San Marco evangelista e nell’Anniversario della Liberazione, iniziamo il sesto capitolo al quale Francesco di Sales dà questo titolo: “La contemplazione si fa senza fatica. Questa è la terza differenza tra la stessa e la meditazione”. Oh! Finalmente qualcosa che può essere fatta senza fatica!!! In effetti la “meditazione” comporta una “fatica” dello spirito e, spesso, anche del corpo. Ma andiamo con ordine seguendo il discorso dell’Autore. Leggi tutto

24 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dopo aver celebrato la Terza domenica di Pasqua, che quest’anno coincideva con la festa di San Giorgio (anche se in ritardo, auguri a tutti quelli che portano questo nome e sono sotto la sua protezione), riprendiamo e terminiamo il quinto capitolo. Sempre nell’ambito della seconda differenza tra la meditazione e la contemplazione, il de Sales aggiunge: “Come sono felici coloro che, dopo essersi soffermati sui molti motivi che hanno di amare Dio, riducendo tutti i loro sguardi ad uno solo e tutti i loro pensieri ad una sola conclusione, fermano il loro spirito nell’unità della contemplazione”. Leggi tutto

22 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel terzo capitolo Francesco di Sales ci aveva parlato della prima differenza tra la meditazione e la contemplazione; nel quarto ci ha aiutato a capire come la semplicità sia, la maggior parte delle volte, il veicolo migliore per amare Dio e nel quinto capitolo, che iniziamo oggi, ci fa notare la seconda differenza dicendo: “La meditazione considera nei particolari e quasi pezzo per pezzo gli oggetti idonei a commuoverci; la contemplazione, invece, ha una visione molto semplice e globale sull’oggetto amato, e la considerazione così concentrata compie anche un movimento più vivo e più forte”. Leggi tutto

20 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

“In questo mondo l’amore trae la sua origine, ma non la sua eccellenza, dalla conoscenza di Dio”. Questo è il titolo del quarto capitolo che andiamo ad iniziare. Vediamo di capire meglio cosa vuole dirci Francesco. Parte da questa affermazione: “La conoscenza è necessaria per la generazione dell’amore, perché non potremmo mai amare ciò che non conosciamo; e man mano che aumenta la conoscenza meditata del bene, aumenta anche l’amore”. Leggi tutto

18 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

come abbiamo già detto, la meditazione è comune a quasi tutte le filosofie, come il Buddismo, o religioni come l’Ebraismo. In particolare, nell’Antico Testamento, troviamo alcune espressioni che il Salesio sottolinea nel TAD: “Mosè, -dice-, ammonendo il popolo a ripensare (meditare) ai favori ricevuti da Dio, adduce questa ragione: ‘affinché in tal modo tu possa osservare i suoi comandamenti, camminare nelle sue vie e temerlo’(Cfr. Dt 8,6). Leggi tutto

17 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

apriamo oggi il secondo capitolo del sesto libro che indica la meditazione come primo gradino dell’Orazione o teologia mistica. Abbiamo già visto come, nel linguaggio salesiano, orazione e teologia mistica siano, praticamente, la stessa cosa, ma per meglio comprendere questo concetto bisogna andare per gradi e il primo è quello di comprendere cosa si intende col termine “meditazione”. Leggi tutto

15 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

concludiamo oggi questo primo capitolo del sesto libro del TAD. Francesco ci offre questa considerazione: “L’amore desidera il segreto e sebbene gli amanti non abbiano nulla di segreto da dirsi, pur tuttavia si compiacciono di parlarsi in segreto: ciò avviene, se non sbaglio, in parte perché essi non vogliono parlare che di se stessi e se dicono qualcosa ad alta voce sembra loro che quello non sia più per essi soli; in parte perché non dicono le cose comuni in modo comune, bensì con tratti particolari, che risentono lo speciale affetto con cui parlano”. Leggi tutto

14 Aprile 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

secondo la Tradizione ebraica la manna poteva assumere, per ogni ebreo, i sapori di diversi cibi.  Partendo da questo il de Sales dice che “l’orazione è una manna per l’infinità di gusti amorosi e delle preziose dolcezze che dà a coloro che se ne servono; ma è segreta, perché scende prima della chiarezza di qualunque scienza, nella solitudine mentale (la manna scendeva durante la notte, n.d.r.) dove l’anima contatta da sola e solo il suo Dio”. Leggi tutto