15 Dicembre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel tredicesimo capitolo che iniziamo oggi, il de Sales ci invita a scorgere quali siano “i primi sentimenti d’amore che le attrattive divine generano nell’anima, prima che abbia fede”. Cerchiamo di capire meglio con un esempio: un bambino di pochissimi mesi si sente attratto da quella donna che lo accosta al suo seno per sfamarlo, ma non sa ancora chi sia. La sua  natura gli dice soltanto che ha bisogno di lei. Crescendo, poi, imparerà ad amarla come imparerà ad amare il papà. Così la fede, che ci viene data in dono col battesimo, ha bisogno di crescere, di essere alimentata in quanto potrebbe restare infeconda se noi, attraverso la nostra volontà, non la sollecitiamo affidandoci all’azione dello Spirito. Francesco riprende l’esempio degli apodi che preferiamo tralasciare per usarne uno un po’ più moderno. Non lontano dalla Parrocchia di San Massimo, a Collegno, c’è un “campo-volo”, un piccolo aeroporto che spesso viene utilizzato per il volo a vela cioè per gli alianti. Quelli tradizionali, per poter decollare, hanno bisogno dell’aereo- traino ed è uno spettacolo quando, raggiunta una certa quota, vengono sganciati e cominciano a volteggiare nel cielo sfruttando il vento. Il nostro Autore dice (riferendosi evidentemente agli apodi e non agli alianti!): “quando l’ispirazione, come un vento sacro, viene a spingerci nell’aria del santo amore, fa presa sulla nostra volontà e la muove mediante il sentimento di qualche celeste diletto, ed essa spiega così la naturale inclinazione che ha verso il bene, in modo che questa stessa inclinazione le serve di presa per rapire il nostro spirito”. Se poi il nostro spirito contribuirà, anche in maniera minima, ci potremo accorgere che lo Spirito di Dio darà vita “alla nostra fiacca cooperazione con la potenza della sua azione, ci aiuterà, ci guiderà, ci accompagnerà di amore in amore, fino all’alto della santa fede, necessaria per la nostra conversione”. Tanti uomini e donne hanno fatto questa esperienza per arrivare alla fede lasciandosi guidare dall’amore celeste “che è il sole della virtù, quando, poco a poco, comincia a manifestare la sua luce su un’anima…Ma l’alba non è ancora giorno,o, se è giorno, è un giorno che inizia”.Quanta strada hanno dovuto percorrere gli Apostoli dal momento della loro chiamata al giorno di Pentecoste! E quante loro imperfezioni ha dovuto correggere il Maestro! Certamente essi lo amavano, ma non erano ancora giunti alla piena comprensione e accettazione del cammino che veniva loro proposto. Tante volte, nel Vangelo, si dice “ma essi non compresero ciò che Egli voleva dire”. Quello della vera conversione è un percorso lungo, faticoso, pieno di insidie, ma che vale la pena di intraprendere, senza illuderci di fronte a qualche “successo” e, soprattutto, senza perderci d’animo di fronte a qualche passo falso.

La liturgia odierna prega umilmente così

La coscienza della nostra colpa ci rattrista, o Padre, e ci fa sentire indegni di servire a te; donaci la tua gloria e salvaci con la venuta del Redentore. Amen

Oggi affidiamoci maggiormente allo Spirito di Dio e, soprattutto, chiediamogli di sostenere la nostra fede nelle difficoltà. Buona giornata,

PG&PGR