26 Ottobre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

col quindicesimo capitolo, che iniziamo oggi, e i tre che seguiranno, Francesco di Sales conclude il Primo Libro di questa sua opera che, come lui stesso dice, è una preparazione a tutto il Trattato. Se avete avuto, come speriamo, la costanza, la pazienza e, diciamolo pure, il coraggio di seguirci finora, vi accorgerete pian piano che il percorso diventerà più agevole. Non dimentichiamo, comunque, che il Nostro, oltre ad usare la terminologia del suo tempo, parla il linguaggio degli “innamorati di Dio” invitando anche noi ad esserlo con più fervore. Il capitolo ha questo titolo: “Della convenienza esistente tra Dio e l’uomo” dove il termine “convenienza” va inteso come “con-venire”, venire insieme, verso uno stesso incontro, una stessa meta indicando, nel pensiero salesiano, l’inclinazione di Dio verso l’uomo, dell’uomo verso Dio e il rapporto stretto che esiste tra il Creatore e le sue creature. Il de Sales esordisce dicendo: “Se l’uomo pensa con un po’ di attenzione alla divinità, immediatamente sente una qual dolce emozione al cuore, il che prova che Dio è il Dio del cuore umano”. Questo sta a significare che Dio, non solo ci ha creato, uomini e donne. ma è presente in noi anche se la nostra conoscenza è limitata. Per spiegare meglio, prende in prestito il pensiero di Aristitele il quale asserisce che la minima conoscenza della divinità “vale più della maggiore di tutte le altre cose, come il più piccolo raggio di sole è più luminoso di quelli della luna e delle stelle, anzi più luminoso della luna e delle stelle insieme”. Chi di noi non ha fatto l’esperienza di trovarsi in qualche difficoltà? A chi siamo ricorsi? A chi abbiamo chiesto aiuto ed assistenza? Solo Dio, in tali circostanze, può risollevarci ed infondere in noi speranza e sicurezza. Continua il Nostro: “Questo piacere e questa fiducia che il cuore umano trova naturalmente in Dio, possono derivare solo dalla convenienza che c’è tra la divina bontà e la nostra anima: convenienza grande, ma misteriosa; convenienza di cui ciascuno conosce l’esistenza, ma che pochi apprezzano; convenienza che non può essere negata, ma che nessuno riesce a comprendere pienamente”. Tra queste affermazioni, quella che più dovrebbe farci riflettere è quella che si riferisce all’apprezzamento di questa con-venienza. E’ vero che come creature, nella nostra limitatezza e, a volte, nella nostra pigrizia, siamo sempre… in ritardo…, ma non perdiamoci d’animo; Lui, comunque, è disposto ad aspettare…!

Preghiamo

Padre buono, siamo tue creature, tuoi figli, anche se distratti, ritardatari e peccatori. Aiutaci a riscoprire ogni giorno l’azione del Tuo Spirito che ci attrae verso di Te. Amen

Ed oggi, con rinnovato slancio…non facciamoci aspettare troppo. Buona giornata,

PG&PGR