18 Ottobre 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nella festa dell’Evangelista San Luca iniziamo il dodicesimo capitolo nel quale ci vengono esposti i “quattro differenti livelli di ragione” presenti nell’anima. Con un po’ di pazienza cercheremo di capire insieme ciò che il Salesio vuole dirci. Egli, come accade spesso, inizia con un esempio facendo riferimento al Tempio di Gerusalemme edificato dal re Salomone, figlio e successore di Davide, nel quale erano presenti tre diverse aree o cortili: il primo riservato ai “gentili e agli stranieri che volendo rivolgersi a Dio venivano a Gerusalemme per adorarlo”; il secondo era riservato agli Israeliti, uomini e donne (Salomone è antecedente alla legge che sanciva la separazione dei due sessi nel Tempio); il terzo cortile era riservato ai sacerdoti e ai leviti e il quarto, chiamato “Santuario” o “Santo dei Santi”, al quale poteva accedere solo il Sommo sacerdote una volta all’anno. Questa premessa serve a Francesco per fare un’affermazione fondamentale: “La nostra ragione o, per meglio dire, la nostra anima in quanto ragionevole, è il vero tempio di Dio, il quale vi dimora in modo particolare”. A conferma di questo cita la famosa espressione che troviamo nelle “Confessioni” di Sant’Agostino: «Io ti cercavo fuori di me e non ti trovavo, perché eri in me». In effetti non sono pochi gli uomini e le donne che, in seguito a qualche esperienza “forte”, si mettono alla “ricerca di Dio” senza, però, trovarlo pienamente in quanto non riescono a vedere chiaramente nel proprio animo; prima di cercare Dio al di fuori di noi stessi, cerchiamolo dentro di noi in quanto siamo, in forza del Battesimo, il Suo “tempio mistico”. Il Nostro continua dicendo che come nel tempio di Salomone “anche in questo tempio mistico  vi sono tre cortili, ossia tre diversi livelli di ragione: nel primo ragioniamo secondo l’esperienza dei sensi; nel secondo conforme alle scienze umane; nel terzo secondo la fede”. Ma come nel tempio esiste un “Santo dei Santi”, il “quarto cortile”, anche nell’animo umano c’è “un’eccelsa e somma vetta della ragione e della facoltà spirituale, che non è guidata dalla luce della riflessione, né dalla ragione, ma da una semplice visione dell’intelletto e da un semplice sentimento della volontà, in forza dei quali lo spirito aderisce e si sottomette alla verità e alla volontà di Dio”. Potremmo dire che ognuno di noi ha il proprio “Sancta Santorum” (Santo dei Santi) al quale solo noi possiamo accedere, ma non solo una volta l’anno, ma in ogni istante della nostra vita, ogni volta che accettiamo la volontà di Dio. Quante volte, dicendo il Padre Nostro, pronunciamo “distrattamente” quel “sia fatta la Tua volontà” senza pensare troppo a ciò che diciamo. Eppure, aderire ed accogliere col cuore la volontà di Dio, come vedremo domani, è la vetta, la cima più alta della nostra anima. Ed è risaputo che più si sale più si ha una visione estesa di ciò che ci circonda.

Preghiamo con le parole della liturgia odierna

Signore Dio nostro, che hai scelto san Luca per rivelare al mondo con la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza. Amen

Ed oggi proviamo a ripetere con più forza e convinzione quel “sia fatta la Tua volontà”. Buona giornata,

PG&PGR

P.S. Auguri a tutti i Luca che conosciamo.