Carissimi,
oggi celebriamo la memoria di San Filippo Neri, Pippo bono per noi romani, e compatrono della nostra città. Come tanti altri santi, anche lui era tormentato ogni giorno dal diavolo che cercava, con ogni mezzo, di spaventarlo per distoglierlo dalla sua attività apostolica. Ma Filippo aveva dalla sua parte una Grande Alleata, la Vergine Maria e, invocandola, allontanava lo spirito del male. Il nostro documento, citando San Paolo, afferma: “La Parola di Dio ci invita esplicitamente a «resistere alle insidie del diavolo» (Ef 6,11) e a fermare «tutte le frecce infuocate del maligno» (Ef 6,16). Non sono parole poetiche, perché anche il nostro cammino verso la santità è una lotta costante. Chi non voglia riconoscerlo si vedrà esposto al fallimento o alla mediocrità”. Preghiera e Parola di Dio sono le “armi” che ci difendono dalle piccole e dalle grandi tentazioni, da tutte le incursioni del maligno nel nostro cuore. Continua, infatti: “Per il combattimento abbiamo le potenti armi che il Signore ci dà: la fede che si esprime nella preghiera, la meditazione della Parola di Dio, la celebrazione della Messa, l’adorazione eucaristica, la Riconciliazione sacramentale, le opere di carità, la vita comunitaria, l’impegno missionario”. Dunque, anche le opere che rendono viva la nostra Fede, costituiscono una ulteriore e valida difesa contro le insidie del maligno e le sue promesse menzognere. Non dimentichiamo l’astuzia del serpente all’inizio della Storia della Salvezza (Cfr. Gen 3,1-7) e le tentazioni di Gesù nel deserto (Cfr. Mt 4,1-11 e //). Aggiunge il Papa citando le parole di un santo sacerdote argentino: “Se ci trascuriamo ci sedurranno facilmente le false promesse del male, perché, come diceva il santo sacerdote Brochero: «Che importa che Lucifero prometta di liberarvi e anzi vi getti in mezzo a tutti i suoi beni, se sono beni ingannevoli, se sono beni avvelenati?».[162] Se trascuriamo il nostro corpo rischiamo di ammalarci seriamente; similmente se trascuriamo il nostro spirito. Innegabilmente la tentazione di cedere alle lusinghe del principe del male, è sempre forte, ma esiste un “antidoto”. Ce lo suggerisce Francesco, papa: “In questo cammino, lo sviluppo del bene, la maturazione spirituale e la crescita dell’amore sono il miglior contrappeso nei confronti del male. Nessuno resiste se sceglie di indugiare in un punto morto, se si accontenta di poco, se smette di sognare di offrire al Signore una dedizione più bella. Peggio ancora se cade in un senso di sconfitta, perché «chi comincia senza fiducia ha perso in anticipo metà della battaglia e sotterra i propri talenti”. Non dimentichiamo che il Signore distribuisce equamente e secondo le possibilità di ognuno dei talenti da far fruttificare: questo è possibile solo quando si sanno riconoscere ed accettare. Insieme a questi ci sono anche le croci…:“Il trionfo cristiano è sempre una croce, ma una croce che al tempo stesso è vessillo di vittoria, che si porta con una tenerezza combattiva contro gli assalti del male»”.[163] La croce di Cristo ha sconfitto la morte; uniamo a questa anche le nostre piccole croci quotidiane…ne usciremo vincitori.
Preghiamo
Signore donaci la forza della fiducia nella Tua croce e rafforza la nostra Fede in te. Solo Tu e la Tua Santissima Madre potete tenerci lontano dal male che ci circonda. Amen
Ed oggi un atto di fiducia in più nel Signore e nella Vergine Maria. Buona giornata,
PG&PGR