17 Maggio 2022: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi

in tutta la seconda parte della Filotea, se ben ricordate, San Francesco di Sales ci ha offerto dei “consigli per l’elevazione dell’anima a Dio per mezzo della preghiera e dei sacramenti”. Il Papa dedica questa sezione del quarto capitolo della G.E. allo stesso argomento: la preghiera e dice: “Malgrado sembri ovvio, ricordiamo che la santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio. E’ uno che non sopporta di soffocare nell’immanenza chiusa di questo mondo, e in mezzo ai suoi sforzi e al suo donarsi sospira per Dio, esce da sé nella lode e allarga i propri confini nella contemplazione del Signore. Non credo nella santità senza preghiera, anche se non si tratta necessariamente di lunghi momenti o di sentimenti intensi”. [147] La preghiera, infatti, è principalmente un “conversare con Dio”, comunicare con Lui, ringraziare, domandare, senza lasciarsi sopraffare dalla mentalità del mondo che, spesso, si trasforma in “tirannia”. Tante volte sentiamo dire che non si trova il tempo per pregare…Ma è proprio vero? Troviamo sempre il tempo per fare tante cose, senz’altro importanti, ma non possiamo far passare in secondo piano quella più importante, il nostro rapporto con Dio. Citando poi un grande maestro di spiritualità ed ascetica, il Pontefice aggiunge: “San Giovanni della Croce raccomandava di «procurare di stare sempre alla presenza di Dio, sia essa reale o immaginaria o unitiva, per quanto lo comporti l’attività». In fondo è il desiderio di Dio che non può fare a meno di manifestarsi in qualche modo attraverso la nostra vita quotidiana: «Sia assiduo all’orazione senza tralasciarla neppure in mezzo alle occupazioni esteriori. Sia che mangi o beva, sia che parli o tratti con i secolari o faccia qualche altra cosa, desideri sempre Dio tenendo in Lui l’affetto del cuore»”.[148] In definitiva pregare significa tenere sempre vivo in noi il desiderio di Dio, anche se stiamo lavorando, studiando, o sbrigando altre faccende. L’innamorato/a, anche se lontano, ha il pensiero sempre rivolto all’altro/a. E allora, giorno dopo giorno, innamoriamoci sempre più di Dio.

Preghiamo

Signore, insegnaci ad innamorarci sempre di più di Te. Tutto il nostro agire quotidiano si trasformi in lode continua, in ringraziamento continuo, un continuo inno d’amore. Amen

Ed oggi rinnoviamo la nostra dichiarazione d’amore a Dio. Buona giornata,

PG&PGR