Carissimi,
siamo alla seconda sezione del quindicesimo capitolo e Francesco di Sale, dopo averci indicato i mezzi idonei per mantenere i buoni propositi (preghiera frequente, assiduità ai sacramenti, buone opere, emendamento delle colpe ed eliminazione delle cattive occasioni, ricordate?, cosciente che tutto questo può essere “faticoso”, consiglia: “Fatto ciò, come per riprendere fiato e forze, prometti mille volte che sarai perseverante nei tuoi propositi e, come se tu avessi il cuore, l’anima e la volontà in mano, dedica, consacra, sacrifica, immola quest’ultima a Dio, promettendo di non volerla più riprendere, ma di abbandonarla nelle mani della sua divina Maestà per seguire in tutto e ovunque i suoi Comandamenti”. Sinceramente verrebbe voglia di dire: A France’, e meno male che dovevamo riprendere un po’ di fiato e di forze! Ma forse, conoscendo la nostra indole e debolezza e temendo che questo “riposo” si trasformi in “rilassatezza spirituale”, hai ritenuto opportuno questo incitamento ulteriore…che poi è quello che ci serve! Andiamo avanti e ascoltiamo ciò che aggiunge: “Prega Dio che ti rinnovi completamente, che benedica la tua rinnovata promessa e la fortifichi”. Il rinnovamento delle promesse, soprattutto quelle battesimali, e dei buoni propositi, deve essere sostenuto dalla preghiera. Non abbiamo timore di chiedere: il Signore ci ha rassicurati dicendo che “Tutto ciò che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete (Mt 21,22). Talvolta, però, la nostra preghiera può essere fragile e per questo Francesco ci invita ad affidarci anche a quella della Vergine Maria, del nostro angelo custode e dei santi ai quali possiamo aggiungere con fiducia anche i nostri cari defunti: sono tutti dalla nostra parte e “fanno il tifo” per noi…ma bisogna crederci! Così il Nostro conclude questo capitolo: “In questo clima di commozione del cuore va ai piedi del tuo padre spirituale, accusati delle principali colpe che avrai scoperto di aver commesso dopo la confessione generale’ e ricevi l’assoluzione come avevi fatto la prima volta, pronuncia davanti a lui la promessa e firmala e infine unisci il tuo cuore rinnovato al suo Principe e Salvatore, nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia”. Accostarci al sacramento del Corpo e del Sangue del Signore, degnamente e con vera fede, è il “compendio” di tutto il nostro sentirci ed essere veramente cristiani.
Preghiamo molto semplicemente, con la certezza che il Signore ci ascolta, con le parole dei discepoli di Emmaus: Resta con noi Signore, perché si fa sera. Amen
Sia, oggi, più forte e convinta la nostra preghiera. Buona giornata,
PG&PGR