20 Dicembre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel terzo capitolo Francesco di Sales ci dà delle indicazioni per fare, come si evince dal titolo, un “Esame del progresso fatto dalla nostra anima nella vita devota”. Come lui stesso dice è un “esercizio un po’ lungo” che occuperà i prossimi tre capitoli. Vi proponiamo il testo integrale e se alcuni passaggi li troveremo lontani dalla nostra mentalità, prendiamoli come sono pensando che provengono da un maestro di spiritualità del XVII secolo che lascia la libertà a noi, del XXI, di attuarli nel modo che riteniamo più opportuno e, comunque, preparano alla riflessione su ciò che leggeremo in seguito. Ecco il testo: “Questo secondo punto dell’esercizio è un po’ lungo; non è necessario che tu lo metta in pratica tutto in una volta, ma piano piano, gradatamente, cominciando, come primo momento, da ciò che riguarda il tuo comportamento verso Dio; poi, per il secondo, ciò che riguarda te stessa; il terzo, ciò che riguarda il prossimo e il quarto riservalo ad una riflessione sulle passioni. Non si richiede, e non è nemmeno opportuno, che tu li faccia in ginocchio, tranne l’inizio e la fine, che comprende gli affetti. Gli altri punti dell’esame li puoi fare utilmente passeggiando, meglio ancora stando a letto, se ti capita di rimanerci per un po’, non mezzo addormentata, ma ben sveglia! Per poter fare bene l’esercizio devi prima aver letto i punti con attenzione. Tieni presente che tutto il secondo punto richiede, in linea di massima, tre giorni e due notti, consacrandovi, beninteso, qualche ora sia del giorno che della notte; perché se tu dovessi compiere questo esercizio in tempi molto distanti tra loro, perderebbe in forza e lascerebbe tracce troppo deboli. Dopo ogni punto dell’esame, terrai nota di ciò in cui hai scoperto di aver mancato o di essere carente; quali sono i principali squilibri di cui hai sofferto; questo per risolverti a prendere consiglio, a deciderti e dare coraggio al tuo spirito. Anche se nei giorni in cui farai questo esercizio e negli altri, non è richiesto che ti isoli completamente dalle compagnie, tuttavia devi isolarti almeno in parte, soprattutto verso sera, per poterti coricare prima e prendere il riposo del corpo e dello spirito, indispensabile per riflettere. Durante il giorno devi elevare frequenti aspirazioni a Dio, alla Madonna, agli Angeli e a tutta la Gerusalemme celeste; tutto deve essere fatto con cuore pieno di amore di Dio e della perfezione della propria anima. Per cominciare bene questo esame devi dunque: 1. Metterti alla presenza di Dio. 2. Invocare lo Spirito Santo: domandagli luce e chiarezza per poterti ben conoscere, come faceva S. Agostino, che, in ispirito di umiltà, esclamava davanti a Dio: Chi sei tu e chi sono io? Protesta che non vuoi prendere nota del tuo progresso per gioire in te stessa, ma per rallegrarti in Dio; tanto meno per averne gloria, ma per dare gloria a Dio e ringraziarlo. 3. Se, com’è probabile, scoprirai di aver fatto progressi insignificanti o addirittura di avere fatto dei regressi, prometterai che, nonostante tutto, non ti abbatterai e non ti lascerai intiepidire dallo scoraggiamento e dalla stanchezza di cuore, ma al contrario, con l’aiuto della grazia di Dio, vuoi prendere più coraggio e più animo, vuoi umiliarti e porre rimedio ai difetti. Ciò fatto, rifletti con calma e serenità come ti sei comportata finora con Dio, con il prossimo e con te stessa. Traiamo noi stessi ciò che può essere utile alla nostra vita spirituale e preghiamo con le parole della liturgia di questo quinto giorno della novena:

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Amen

Ed oggi? Mettiamoci in ascolto di Dio invocando lo Spirito Santo. Buona giornata,

PG&PGR