Carissimi,
ieri, con la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, si è concluso l’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare a San Giuseppe in occasione del 150° anniversario della sua proclamazione quale Patrono della Chiesa Universale.
Un nostro confratello degli Stati Uniti, ex Superiore Generale, attualmente Provinciale della Provincia degli Oblati di San Francesco di Sales di Wilmington-Filadelfia, ottimo conoscitore delle opere di San Francesco di Sales, ha scritto questo articolo che vogliamo proporvi. Da domani torneremo a Madama Filotea. Buona giornata.
“Dal 1950, quando il dogma è stato solennemente dichiarato, ogni anno la Chiesa celebra l’Assunzione della Vergine Maria, corpo e anima, nella gloria del cielo il 15 agosto.
Sebbene non ci alcun insegnamento o dichiarazione solenne riguardo ad una “assunzione” di San Giuseppe, ciò non ha impedito a San Francesco di Sales di vederne la possibilità.
Ad esempio, nel suo celebre Trattato dell’Amore di Dio (Libro 7, cap. 13), Francesco si serve dell’esempio delle cicogne per parlare di una ipotetica Assunzione di San Giuseppe. Scrive: “Le cicogne sono una viva immagine dell’amore dei figli verso i padri e di questi verso i figli, poiché, essendo uccelli migratori, nei loro lunghi voli trasportano sulle ali i vecchi genitori, come questi li avevano portati quando erano ancora piccoli.” Ma cosa ci vuole dire il santo con questo esempio? Il de Sales continua: “Quando Gesù era ancora piccolo, Maria e Giuseppe lo portarono spesso sulle loro braccia, specialmente nel viaggio dalla Giudea in Egitto e dall’Egitto in Giudea. E chi pertanto dubiterà che questo santo padre, giunto alla fine dei suoi giorni, non sia stato portato a sua volta dal suo divin figlio nel passaggio da questo mondo all’altro per deporto nel seno di Abramo e poi trasportarlo nella propria gloria, nel giorno dell’Ascensione?” Francesco poi pone sulle labbra di san Giuseppe queste belle parole rivolte a suo figlio Gesù: “O Figlio mio, come il Padre tuo celeste ha posto nelle mie mani il tuo tenero corpo nel giorno in cui sei venuto al mondo, così io depongo il mio spirito nelle tue mani in questo giorno della mia partenza da questo mondo”. Francesco non poteva immaginare un figlio amorevole che rifiutasse una simile preghiera da un padre così amorevole!
Durante quest’anno ci è stato chiesto di onorare in modo speciale San Giuseppe. Perché non trasformare in preghiera l’immagine della Sacra Famiglia, ora nuovamente riunita nella beatitudine della loro dimora celeste, come un tempo condividevano la vita familiare semplice e amorevole nel villaggio di Nazareth?
Quando ero un novizio, sopra l’altare della Cappella, c’era scitto: “Andate a Gesù per mezzo di Maria”. Francesco avrebbe certamente sposato quell’invito , ma ne avrebbe, senza dubbio, aggiunto un secondo: “Andate a Gesù anche attraverso Giuseppe”. Può Gesù, il figlio, rifiutare qualsiasi richiesta di entrambi i genitori?
Rev. Lewis S. Fiorelli, OSFS
PG&PGR