3 Dicembre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

in passato ci era già capitato di formulare questo esempio che vi riproponiamo: se andando dal medico, in seguito a qualche disturbo, non esponiamo i sintomi che avvertiamo, come potrà questi fare una diagnosi e prescriverci i medicinali adeguati? Anche in campo spirituale, dice Francesco di Sales, può accadere la stessa cosa: “La doppiezza e la finzione nella confessione e nei colloqui spirituali con la propria guida, provoca l’aridità e la sterilità: dopo che hai mentito allo Spirito Santo, perché ti meravigli se ti priva della sua consolazione? Tu non vuoi essere semplice e spontanea come un bambino, e allora non avrai le caramelle destinate al bambino!” Come sarebbe utile ritrovare la semplicità e la spontaneità…dei bambini! Sono caratteristiche essenziali per una “prescrizione” adeguata ed efficace. Non di rado capita di abusare di cibi (o bevande…!) senz’altro ottimi al palato, ma non altrettanto per il nostro apparato digerente. Le gioie mondane, così le chiama il de Sales, hanno sullo spirito lo stesso effetto: “Ti sei ben ubriacata delle gioie mondane, perché ti meravigli allora se le delizie spirituali ti vengono a nausea? Dice un antico proverbio che le colombe ubriache trovano amare le ciliege. Ha colmato di beni gli affamati, dice la Madonna, e i ricchi li ha lasciati a mani vuote. i ricchi di piaceri mondani non possono ricevere quelli spirituali.” Potremmo forse trovare certe considerazioni troppo radicali, ma quella evangelica, senza compromessi, senza tanti “se” e tanti “ma” non è forse una scelta radicale? A fronte di questa “severità” Francesco non manca mai rincuorarci pur mettendoci, giustamente, in guardia: “Hai conservato bene i frutti delle consolazioni ricevute. In tal caso ne riceverai delle altre, perché a colui che ha sarà dato ancora di più ma a quello che ha perso tutto per propria colpa sarà ‘tolto anche quello che non ha; ossia sarà privato anche delle grazie che gli erano destinate.” Avendo veramente a cuore i nostri progressi spirituali, non può sottacere, conoscendo l’animo umano, la possibilità di eventuali regressi e per questo aggiunge: “ Osserva come la pioggia dia vita alle piante che hanno ancora del verde; ma a quelle che non ne hanno più, toglie anche la vita che non hanno, perché le fa marcire del tutto. Per molte di queste cause noi perdiamo le consolazioni devote e cadiamo nell’aridità e sterilità di spirito; esaminiamo la nostra coscienza per vedere se vi scopriamo manchevolezza in questo campo.” Il rischio della superficialità, in tutti i campi, ma soprattutto in quello spirituale, è sempre presente in quanto trova la sua origine nella tentazione di sentirci degli “arrivati”… illudendoci!

Preghiamo

Signore, aiutaci a scrutare a fondo il nostro cuore, a non essere “distratti”, a non cadere nella superficialità, a non chiudere gli occhi di fronte alle nostre piccole e grandi mancanze, a vigilare con maggiore obiettività su noi stessi. Amen

Ed oggi, dunque, aumentiamo questa vigilanza. Buona giornata,

PG&PGR