1 Ottobre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

in questa sezione del capitolo XXXVIII Francesco di Sales ci invita a riflettere sulla “gelosia”, un sentimento pericoloso e tormentoso che, generalmente, è provocato dal timore e dal sospetto di essere traditi dalla persona amata. Questo capitolo, pur avendo come destinatarie dirette le persone sposate può estendersi ad una platea più ampia. Cominciamo da questo suo incoraggiamento: “Vi esorto a rendere sempre più forte questo amore reciproco, ma fate attenzione che non si muti in alcuna forma di gelosia; capita spesso che le mele più delicate e più mature abbiano il verme; la stessa cosa può capitare tra gli sposi: dall’amore più ardente e premuroso può nascere il verme della gelosia che guasta e fa marcire tutto.” Allargando, come dicevamo prima, lo sguardo, il discorso può coinvolgere anche altri ambiti: gelosia tra fratelli o amici, della propria posizione sociale o politica e interessare, perché no, anche l’ambito ecclesiale e, facilmente, sfociare nell’invidia che, come un tarlo, logora dall’interno, ciò in cui si annida. Continua Francesco: “ Comincia con le discussioni, poi le discordie e infine le divisioni. La gelosia non potrà mai entrare dove c’è un’amicizia reciproca fondata sulla virtù sincera; infatti la gelosia è segno di un amore sensuale e che cresce dove trova una virtù manchevole, incostante e diffidente.” E’ innegabile che esista anche una “santa” gelosia che, nell’Antico Testamento, è una prerogativa di Dio nei confronti del suo Popolo spesso incline al “tradimento”. Il quadro cambia quando riguarda i rapporti tra esseri umani. Qualche esempio? Il “serpente” che per gelosia e invidia tenta l’uomo e la donna nel giardino dell’Eden, Caino e Abele, gli angeli “decaduti”, Datan e i suoi contro Mosè, Saul nei confronti di Davide e ancora avanti fino ad arrivare al Nuovo Testamento dove le cose non cambiano. Cosa spinge i farisei a schierarsi apertamente contro Gesù se non il timore (gelosia) di perdere il favore del popolo? Gli stessi Apostoli cadono in questo tranello (Mt 20,20-24); e che cosa muove l’azione del tentatore nei confronti dell’uomo se non la gelosia dell’amore di Dio? Torniamo al de Sales che afferma con decisione: “E’ una sciocca pretesa voler esaltare l’amicizia con la gelosia; la gelosia è soltanto segno dell’ampiezza e dello spessore dell’amicizia; ma non della sua buona qualità, della sua bellezza, della sua perfezione. La perfezione dell’amicizia esige certezza nella presenza di virtù in colui che si ama; la gelosia presuppone invece l’incertezza sulla presenza di tali virtù.” L’analogia tra la gelosia nei rapporti amichevoli e quella nel matrimonio può sembrare un po’ traballante…Ma riflettiamoci bene e senz’altro potremo trovare tanti punti di contatto.

Preghiamo

Troppo volte pretendiamo delle certezze e quando queste mancano o tardano a manifestarsi, cominciamo ad essere dubbiosi, sospettosi e di conseguenza innalziamo barriere: Signore, per intercessione di Santa Teresina di Lisieux, che ha saputo reagire con l’amore alla gelosia di alcune consorelle, liberaci da questa tentazione. Amen

Ed oggi, un po’ più di fiducia negli altri. Buona giornata,

PG&PGR