25 Settembre 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

tutti i grandi santi hanno dovuto combattere contro le tentazioni del maligno ma, a quanto ci risulta, nessuno di loro ha voluto “tentare” Dio per mettersi alla prova. In questa ultima sezione del XXXVII capitolo, ben conoscendo la debolezza dell’animo umano, Francesco di Sales si sente in dovere di metterci in guardia contro il “desiderio” della tentazione. Dalle sue parole, che riportiamo integralmente, ognuno tragga l’insegnamento utile per far crescere la propria vita spirituale. In definitiva è questo l’intento di fondo di tutta la Filotea. Buona lettura: “Non desiderare le tentazioni; sarebbe temerità: ma impegna il tuo cuore a saperle attendere con coraggio e a saperti difendere quando arriveranno. La varietà dei cibi, soprattutto poi se la quantità è grande, carica sempre lo stomaco e, se è debole, lo rovina. Non riempire la tua anima di troppi desideri: non di quelli mondani perché ti distruggerebbero totalmente, ma nemmeno di quelli spirituali, perché ti appesantirebbero. Quando l’anima è purificata si sente libera dai cattivi umori, ritrova un forte appetito dei cibi spirituali, e come un’affamata, desidera mille generi di esercizi di pietà, di mortificazione, di penitenza, di umiltà, di carità, di orazione. Avere buon appetito, Filotea, è buon segno, ma rifletti bene se poi sarai in grado di digerire tutto quello che vuoi inghiottire. Con il parere del tuo padre spirituale, tra tanti desideri, scegli quelli che puoi attuare e portare a compimento ora; e impegnati seriamente su quelli: vedrai che Dio te ne ispirerà degli altri; a suo tempo, porterai a compimento anche quelli. In questo modo non perderai il tuo tempo in desideri inutili. Fa attenzione, Filotea, non ti chiedo di accantonare nessun genere di desideri; ti chiedo soltanto di metterli in ordine. Quelli che non puoi realizzare ora, mettili da parte, in un angolino del tuo cuore, fino -a che non giunga il loro momento; nel frattempo realizza quelli che sono maturi e di stagione. Quello che dico non vale soltanto per i desideri spirituali, ma anche per quelli del mondo: se non riusciamo ad agire in questo modo saremo sempre anime inquiete e nell’affanno.”

Sono consigli semplici per poter vivere in modo semplice la nostra personale vocazione e quest’ultima raccomandazione ci invita a non viverla nell’inquietitudine e nell’affanno…Non è quello che Signore ci chiede.

Preghiamo

Signore ispiraci sempre propositi giusti e santi. Tu che conosci le nostre possibilità e i nostri limiti, rendici forti di fronte alle seduzioni del male e dinamici nella ricerca del bene. Amen

Dio, che ci conosce fino in fondo, animi col Suo amore questa nostra giornata. Un saluto a tutti,

PG&PGR