Carissimi,
prima sezione del capitolo XXXIII che Francesco di Sales dedica a “I balli e passatempi leciti ma pericolosi”. Una premessa: non tutto ciò che è lecito è esente da pericolo e dunque la prudenza deve essere “maestra”. Infatti dice: “Di natura loro, le danze e i balli sono cose indifferenti, ma il modo abituale di dar corso a questi passatempi, manifesta una forte inclinazione e tendenza al male. Per tale motivo costituiscono sempre un certo pericolo.” Non pone l’accento sulla natura di questi svaghi, ma sull’abitudine e all’importanza che ad essi si dà, quasi siano l’unico modo per socializzare. Per molti, soprattutto giovani, ma non solo, passare le serate in discoteca sembra essere una cosa irrinunciabile, che rasenta il “necessario”, senza curarsi troppo dell’ambiente, di chi lo frequenta e del Covid…e per questo può costituire un pericolo: “Ci si dà alle danze di notte e, col favore delle tenebre e dell’oscurità, è facile farci scivolare qualche libertà equivoca e insinuatrice, per un soggetto che, di natura sua, tende fortemente al male; si veglia a lungo, il che guasta la mattinata del giorno seguente e quindi la possibilità di servire Dio in essa; in una parola è sempre follia cambiare il giorno con la notte, la luce con le tenebre, le buone azioni con le follie.” Quanti “buoni cristiani” rinunciano volentieri alla celebrazione domenicale per poter recuperare un po’ di sonno dopo un sabato sera trascorso in qualche locale, con musica da stordimento, balli, alcool e…altro? Non possiamo non pensare, con rammarico, ai tanti fatti di cronaca di cui, tali “passatempi” sono responsabili. Secondo Francesco anche la vanità fa la sua parte in tutto questo: “Tutti fanno a gara nell’essere vanitosi al ballo e si sa che la vanità dispone fortemente agli affetti equivoci e agli amori riprovevoli e pericolosi; nelle danze tutto ciò trova un terreno ideale.” Intendiamoci: non si deve generalizzare, ma non si può neanche negare l’evidenza. E’ curioso, ma interessante, quanto dice di seguito: “Sai cosa dicono i medici delle zucche e dei funghi? Che non valgono niente. Ti dico la stessa cosa delle danze: i balli migliori non sono buoni a nulla. Se ti capita di dover mangiare delle zucche, fa attenzione che almeno siano preparate bene: se ti trovi in una situazione per cui non ti è possibile trovare plausibili giustificazioni per dispensarti dal ballo, cura che la danza sia ‘ben preparata’. Con che cosa la devi condire? Modestia, dignità e retta intenzione.” Pensate un po’: cosa diciamo di un’anguria (per i romani er cocommero) o di un melone che non sanno di niente? “Sembra una zucca”! E anche i funghi hanno bisogno di una preparazione adeguata e devono essere consumati senza esagerazioni per non risultare indigesti. Non poteva mancare il ricorso a Plinio il vecchio che asserisce: “I funghi, proprio perché sono spugnosi e porosi, assorbono facilmente tutto ciò che di infetto c’è intorno, e se si trovano vicino a un serpente ne assorbono il veleno. I balli, le danze e simili riunioni equivoche ordinariamente assorbono tutti i vizi e i peccati che dominano in un ambiente: le dispute, le invidie, le beffe, gli amori folli. Allo stesso modo che il ballo apre i pori del corpo di coloro che vi si impegnano, contemporaneamente apre anche i pori del cuore; per cui, se qualche serpente, approfittando dell’occasione, viene a sussurrare qualche parola lasciva all’orecchio, qualche corteggiamento, qualche moina, o addirittura qualche basilisco viene a gettare sguardi impudichi, occhiate d’amore, i cuori sono molto arrendevoli e si lasciano facilmente conquistare ed avvelenare.” Gli esperti raccomandano di fare molta attenzione quando si raccolgono i funghi perché in loro prossimità potrebbero esserci delle vipere; ci sono anche leggende popolari che raccontano di funghi buoni avvelenati dal veleno di questo rettile. Non sappiamo quanto questo possa essere possibile ma, senz’altro, il “veleno” di qualche “serpente” con due piedi può essere estremamente pericoloso!
Preghiamo
Signore, fa’ che impariamo a divertirci in modo sano e corretto; la ricerca di qualche distrazione non diventi una fuga dai nostri impegni e, soprattutto, non ci allontani da Te. Amen
Ed oggi? Sentiamoci liberi, ma…..liberi veramente. Buona giornata,
PG&PGR