Carissimi,
Francesco di Sales continua la sua esposizione sulla “Necessità della castità”. Quando si parla di “necessità” si intende qualcosa di cui non si può e non si deve fare a meno come il respirare, il mangiare, il bere (acqua!), dare al proprio corpo ciò che è indispensabile. Ma anche lo spirito ha le sue necessità e per il cristiano la castità è una di queste. Questa terza parte del capitolo XII è dedicata, in modo particolare, ai giovani che, generalmente, sono i più…vulnerabili data la loro esuberanza e curiosità alimentata, oggi come mai, da tante fonti senza troppi scrupoli e facilmente accessibili: lusinghe che portano ad “esperienze libere” dai cosiddetti tabù. Il Nostro, nel brano che segue, si riferisce, in modo particolare, alle ragazze, ma nulla ci impedisce di allargare il discorso anche verso i “maschietti”. Ecco cosa dice: “Le vergini hanno bisogno di una devozione semplice e delicata, per bandire dal loro cuore ogni genere di pensieri curiosi ed eliminare con un disprezzo totale ogni genere di piacere immondo che, a essere sinceri, non meritano nemmeno di essere considerato dagli uomini, visto che i somari e i porci li superano in questo campo.” Similitudine un po’ “tosta”, ma che rende l’idea! Egli mette molto bene in risalto l’azione del nemico sempre pronto ad usare tutta la sua “arte” (compreso, ai nostri tempi, l’uso disonesto di internet!) per trarre in inganno soprattutto i giovani: “Quelle anime pure stiano bene attente; senza alcun dubbio dovranno sempre avere per certo che la castità è incomparabilmente molto meglio di tutto ciò che le è contrario; il nemico, infatti, dice S. Girolamo, spinge fortemente le vergini al desiderio di provare il piacere. A tal fine lo rappresenta loro molto più attraente e delizioso di quanto non sia; questo le turba molto, dice quel Padre, perché pensano che quello che non conoscono sia più dolce.” Come dicevamo poc’anzi la società non aiuta i giovani che, per loro natura, spesso si spingono oltre nel…voler provare. Con una similitudine Francesco li mette in guardia: .”La piccola farfalla ci è maestra: vedendo la fiamma così bella vuol provare se non sia altrettanto dolce; e, spinta da questo desiderio, non si arrende finché, alla prima prova, ci rimane.”, e aggiunge il suo commento: “I giovani agiscono allo stesso modo: si lasciano talmente affascinare dal falso e vuoto luccichio delle fiamme del piacere che, dopo averci girato intorno con mille pensieri curiosi, finiscono per cadere e perdersi. In questo sono più sciocchi delle farfalle, perché quelle, in una certa misura, hanno motivo di pensare che il fuoco sia anche buono perché è veramente bello; mentre questi sanno bene che quello che vogliono è disonesto, ma non per questo tagliano la stima folle ed esagerata che hanno del piacere.” L’esperienza di tanti anni passati in mezzo ai giovani ci autorizzano a pensare che è compito di ogni educatore non sottacere questo aspetto della loro esperienza guidandoli con amore e con saggezza. E’ quello che ha fatto Papa Francesco, parlando ai giovani, in più occasioni. Riportiamo le sue parole rivolte ai giovani torinesi nel 2015; sulla folla festante di coloro che erano accorsi nella grande e bellissima Piazza Vittorio, calò un assoluto silenzio:
«L’amore è nelle opere, nel comunicare, ma l’amore è molto rispettoso delle persone, non usa le persone e cioè l’amore è casto. E a voi giovani in questo mondo, in questo mondo edonista, in questo mondo dove soltanto ha pubblicità il piacere, passarsela bene, fare la bella vita, io vi dico: siate casti, siate casti…Tutti noi nella vita siamo passati per momenti in cui questa virtù è molto difficile, ma è proprio la via di un amore genuino, di un amore che sa dare la vita, che non cerca di usare l’altro per il proprio piacere. E’ un amore che considera sacra la vita dell’altra persona: io ti rispetto, io non voglio usarti, io non voglio usarti. Non è facile. Tutti sappiamo le difficoltà per superare questa concezione “facilista” ed edonista dell’amore. Perdonatemi se dico una cosa che voi non vi aspettavate, ma vi chiedo: fate lo sforzo di vivere l’amore castamente.» Cosa aggiungere? NO COMMENT!
Preghiamo
Signore, in questo anno dedicato al castissimo San Giuseppe, vogliamo affidare a Lui tutti i nostri giovani affinché, attraverso il suo esempio e la sua intercessione, sappiamo riscoprire la bellezza della castità e abbiamo il coraggio di viverla e testimoniarla. Amen
Ed oggi una preghiera in più per tutti i nostri giovani. Buona giornata,
PG&PGR