6 Aprile 2021: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

ben ritrovati con la speranza che i misteri Pasquali, che abbiamo rivissuto nei giorni scorsi, ci abbiamo rinnovato interiormente. Riprendiamo, dunque, il nostro cammino in compagnia di San Francesco di Sales affrontando la prima parte del XIV capitolo in cui ci dice “Come ascoltare la Santa Messa”. Certamente dobbiamo “aggiornare” questa espressione in “come partecipare alla celebrazione Eucaristica”, ma la sostanza non cambia e, dunque, poniamoci sinceramente la domanda: noi come vi partecipiamo? Il Nostro, dopo i tanti consigli e le tante preziose indicazioni offerte nei capitoli precedenti, riservando un posto di eccellenza al sacrificio Eucaristico, dice: “Non ti ho ancora parlato del sole degli esercizi spirituali: il santissimo e sommo Sacrificio e Sacramento della Messa, centro della religione cristiana, cuore della devozione, anima della pietà, mistero ineffabile che manifesta l’abisso della carità divina; per suo mezzo Dio si unisce realmente a noi e ci comunica, in modo meraviglioso, le sue grazie e i suoi doni. L’orazione innalzata in unione a questo Sacrificio divino possiede una forza da non potersi esprimere a parole, o Filotea. Per mezzo suo l’anima abbonda di doni celesti…, perché abbraccia l’Amato…”. In effetti l’abbraccio è un segno di affetto e di partecipazione alla vita dell’altro, alle sue gioie e ai suoi dolori; un gesto esteriore che esprime ciò che si prova interiormente e che, in questo tempo di pandemia, ci manca moltissimo. Proviamo a pensare a quanta gioia proviamo nell’intrattenerci con una persona alla quale vogliamo bene! Tale gioia sarà infinitamente “amplificata” nell’incontro quotidiano con il Signore. Continua: “Organizzati in modo da partecipare ogni giorno alla santa Messa, per offrire assieme al sacerdote, a Dio Padre, il sacrificio del Redentore, per il tuo bene e quello di tutta la Chiesa. Gli Angeli sono sempre presenti in gran numero per onorare questo santo mistero; lo dice S. Giovanni Crisostomo: il trovarsi uniti ad essi per lo stesso fine ci incoraggerà nello sforzo di migliorarci.” Non possiamo certo negare che, nonostante il nostro amore verso il Signore, abbiamo sempre bisogno di fare qualche passo in più. Tante volte ci siamo trovati a definire i Santi come “coloro che non si sono accontentati” nella continua ricerca di un rapporto sempre più intimo e profondo con Dio. Nei suoi scritti Francesco usa spesso delle similitudini. Vogliamo usarne una anche noi “rubandola” alla geometria euclidea: il “miglioramento” è come una “semiretta” che ha un punto di origine, determinato dal momento della decisione di intraprendere un certo cammino di devozione, ma poi continua…all’infinito. Certamente bisogna tener conto che, per molti, la partecipazione quotidiana alla Santa Messa, a causa di impegni di vario genere, è difficile, se non impossibile. Ma ecco il saggio consiglio del Salesio: “Se per causa di forza maggiore non puoi essere presente con il corpo alla celebrazione di questo incomparabile Sacrificio, ci devi andare almeno con il cuore per parteciparvi spiritualmente. A una certa ora del mattino, recati in chiesa spiritualmente, se non ti è dato altro modo; unisci la tua intenzione a quella di tutti i cristiani, e compi nel luogo dove ti trovi gli stessi atti interiori come se tu fossi realmente presente alla celebrazione della Santa Messa in qualche chiesa.” Questo, forse, tutti siamo in grado di poterlo fare. Ci organizziamo in tanti modi per far fronte alle esigenze della vita, spesso convulsa, che ci vorrebbe il dono dell’ubiquità. Ma…con un po’ di buona volontà…con qualche piccolo sacrificio…!

Preghiamo

Signore ti chiediamo il dono dell’ubiquità, non fisica, ma spirituale. Aiutaci a non mettere da parte, anche quando gli impegni quotidiani ci opprimono, la volontà di sentirci spiritualmente alla Tua presenza mentre spezzi la Parola e il Pane per noi. Amen.

Ed oggi, se ci riusciamo, regoliamoci di conseguenza. Buona giornata,

PG&PGR