12 dicembre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

noi cattolici, nel professare pubblicamente la nostra fede (il Credo) diciamo di credere “la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica”. Ma quale significato hanno tali parole? Ve lo siete mai chiesto? Queste quattro caratteristiche fondamentali, che in “teologese” si chiamano “Note”, sono state, nel corso dei secoli, oggetto di tantissimi scritti dei Padre della Chiesa e dei Teologi. Anche Francesco di Sales, nelle Controversie, entra nel merito. Partiamo dalla prima: unità della Chiesa. Dice il Salesio citando San Paolo: “Cristo è forse diviso? (1 Cor 1,13) No di certo perché è un Dio di pace e non di divisione per tutte le Chiese. Non è dunque possibile che la vera Chiesa sia in discordia o divisa (come lo erano all’epoca le chiese riformate, n.d.r.), per la credibilità e la dottrina, perché in tal caso, Dio non ne sarebbe più l’artefice e lo sposo e, come un regno diviso in se stesso, avrebbe fine…La Chiesa non è che un corpo del quale tutti i fedeli sono membra legati e tenuti insieme dalle giunture (Ef. 4,16); non c’è che una fede e uno Spirito che anima questo corpo…La vera Chiesa di Dio deve essere unita, legata, congiunta e stretta insieme da una medesima dottrina e deposito di fede”.

Senza alcuno spirito antiecumenico noi potremmo chiederci: dov’è l’unità nella Chiesa riformata? Luterani, Calvinisti, Valdesi, Anglicani e, in tempi più recenti, Pentecostali, Battisti, Avventisti, ecc. che hanno poi dato origine ai Testimoni di Geova che, peraltro, non sono da annoverare tra le chiese Cristiane, cioè Cattolici, Protestanti, Ortodossi, in quanto negano la divinità del Cristo. Per quanto riguarda il Papa, figura, al tempo di Francesco, fortemente contestata dai Riformati, dice: “Noi riconosciamo il Papa come Vicario di Nostro Signore: ultimamente lo ha riconosciuto anche la Chiesa universale a Trento, quando si è rivolta a lui per avere la conferma delle proprie risoluzioni e quando ha accolto i suoi delegati quali normali e legittimi presidenti del Concilio”. Rimprovera, dunque, ai Calvinisti di non avere un capo visibile cosa che “la vera Chiesa deve avere per il suo governo e la sua amministrazione”. Da sottolineare sempre che il Salesio, nello scrivere queste cose, non è mai mosso da spirito di rivalsa, ma dall’amore per la Verità e per i fedeli dello Chablais, confusi e soprattutto spaventati dalla minaccia di ritorsioni verso chi manifestava la volontà di rientrare nella Chiesa cattolica.

Preghiamo

Signore che hai pregato per l’unità della Tua Chiesa e l’hai affidata a Pietro e ai suoi successori: dona al Tuo Vicario in terra, Papa Francesco, di continuare ad essere una guida illuminata e illuminante per tutti coloro che si riconoscono Tuoi figli. Amen.

Nella giornata di oggi una breve pausa per una preghiera per l’unità della Chiesa. Un saluto affettuoso a tutti,

PG&PGR