26 ottobre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

quante volte abbiamo sentito parlare di “conversione”? Nella Sacra scrittura questo termine è ricorrente, tanto nell’Antico quanto nel Nuovo Testamento e l’invito alla conversione è rivolto, soprattutto, a persone che avevano già scelto di vivere secondo la Legge. Questo significa che la conversione, quella vera, deve valicarne i confini e puntare a fare di Dio il centro della propria esistenza. Francesco di Sales, nella Filotea, ci suggerisce come chiedere al Signore il dono della vera conversione. E’ un testo un po’ lungo, ma crediamo che valga la pena di dedicargli qualche minuto in più:

“Voglio convertirmi a Dio buono e pietoso; desidero, propongo, scelgo e decido irrevocabilmente di servirlo e amarlo adesso e per l’eternità. A tal fine gli affido, gli dedico e gli consacro il mio spirito con tutte le sue facoltà, la mia anima con tutte le sue potenze, il mio cuore con tutti i suoi affetti, il mio corpo con tutti i suoi sensi; protesto di non voler più in alcun modo, abusare di nessuna parte del mio essere contro la sua divina volontà e la sua Maestà sovrana; a lei mi sacrifico e mi immolo in ispirito, per essere per sempre nei suoi confronti, una creatura leale, obbediente e fedele, senza più volermi ricredere o pentire.

Ma, se per suggestione del nemico o qualche umana infermità, dovesse capitarmi di venir meno in qualche cosa a questa mia promessa e a questa consacrazione, fin d’ora protesto e mi propongo, con l’aiuto della grazia dello Spirito Santo, di rialzarmi immediatamente, appena ne avrò coscienza, di rivolgermi di nuovo alla misericordia divina senza attendere un solo istante.

Questa è la mia volontà, la mia intenzione e la mia decisione irremovibile, di cui ho piena coscienza e la confermo senza riserve ed eccezioni, davanti a Dio e alla Chiesa.

Ti piaccia, o eterno Iddio, onnipotente e buono, Padre, Figlio e Spirito Santo, confermare in me questo proposito e accettare e gradire il dono che ti faccio in questo momento con tutto il cuore, dal profondo di me stesso. Come mi hai dato ispirazione e volontà per offrirtelo, dammi anche grazia e forza per non mancare di parola. O Signore, tu sei il mio Dio, il Dio del mio cuore, il Dio della mia anima, il Dio del mio spirito; come tale ti riconosco e ti adoro per tutta l’eternità”.

E questa sia per oggi la nostra preghiera e il nostro impegno.

A tutti, buona giornata,

PG&PGR

Notizie di PGR

Questa mattina ancora medicazione; tutto procede…ma speriamo che al termine di questa settimana il cardiochirurgo pronunci l’attesa e fatidica frase: “Abbiamo finito”. PG