Carissimi tutti,
avete mai pensato a quanti doni ci ha fatto il Signore? E quante volte, nonostante questi, noi ci lamentiamo con Lui? Nella Filotea, Francesco di Sales di Sales ci aiuta a fare delle considerazioni sui doni che Dio ha messo a nostra disposizione iniziando da quelli corporali: “Considera i doni corporali che Dio ti ha dato: il corpo, i mezzi per sostentarlo, la salute, le soddisfazioni legate a lui, gli amici, i beni materiali. Considera tutto ciò che ha dato a te e mettilo a confronto con ciò che hanno altre persone che valgono più di te e che non hanno quello che hai tu: gli uni sono deboli di costituzione, altri malfermi di salute, difettosi nelle membra; altri sono oggetto di insulti, di disprezzo e di disonore; altri ancora oppressi dalla povertà: E Dio non ha voluto che tu fossi così.” Passando poi ai doni che riguardano la sfera mentale dice: “Quanta gente al mondo ha problemi di ordine psichico (o sociale, n.d.r.)? Perché non sei anche tu di quelli? Dio ti ha favorito. Quanti altri hanno avuto scarsa possibilità di istruirsi o addirittura nessuna? Per te, invece, la Provvidenza divina ha voluto un’educazione civile e onorata”. Invitando poi a considerare le grazie spirituali, conclude: “Considera le grazie spirituali: tu sei figlia/o della Chiesa, Filotea; Dio si è fatto conoscere a te fin dalla tua infanzia: Quante volte ti ha visitato con i sacramenti? E le ispirazioni, le illuminazioni interiori, le correzioni per richiamarti? E quante volte ti ha perdonato? E non ti ricordi quante volte ti ha liberato dalle occasioni in cui ti saresti perduta? E gli anni passati non sono stati forse un tempo prezioso che Dio ti ha offerto per camminare verso il bene della tua anima? Fermati a considerare anche i dettagli, e vedrai quanto buono e generoso sia stato Dio con te!”.
Effettivamente, di fronte a tali considerazioni non possiamo fare altro che ringraziare il Signore. Se così non fosse ci metteremmo dalla parte di quei farisei e dottori della legge ai quali si riferisce Gesù nel brano di Luca 7, 31-35: “A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”.
Preghiamo:
Grazie, Signore, per la tua misericordia nei nostri confronti. Tu non guardi al nostro peccato, ma ci offri sempre la possibilità di riavvicinarci a Te per cantare in eterno le innumerevoli grazie che ci concedi. Aiutaci a riscoprire negli eventi della vita la tua bontà di Padre. Amen.
Nell’augurio di saper, oggi, riscoprire uno dei tanti doni che il Signore ci ha fatto, buona giornata,
PG&PGR
Informazioni su PGR:
Bhe, da oggi, grazie a Dio, saranno solo notizie sull’andamento della “ripresa” di PGR. Come già tutti sapete ieri è tornato a casa e farà una riabilitazione “casalinga”. So che molti vorrebbero fargli visita, ma per il momento è meglio lasciarlo tranquillo, anche in considerazione della prudenza, specialmente in questo momento, dettata dal Codid-19. PGR ringrazia tutti coloro che, da lontano, gli sono stati vicini…e sono veramente tanti. A tutti anche il mio ringraziamento personale. Come parroco posso soltanto dire: Grazie Signore per tutte le persone di questa comunità parrocchiale che è sempre attenta e disponibile verso i suoi preti; grazie per gli amici che, da “oltre Po”, ci sono accanto col pensiero e la preghiera; grazie Signore per il personale sanitario dell’Ospedale Vannini e del Policlinico Umberto I; grazie Signore per la tua bontà che si manifesta in tantissimi modi. E, ancora una volta, grazie a tutti voi. PG