Carissimi tutti,
Francesco di Sales, nei suoi scritti, cita molto spesso i grandi maestri della fede, quali San Bernardo e Sant’Agostino, riportando molti brani dei loro scritti. Ma spesso nomina anche altri personaggi, santi e non santi, che in qualche modo hanno influenzato il suo pensiero. E’ il caso di San Nicola da Tolentino, di cui oggi ricorre la memoria (anche se liturgicamente facoltativa). Chi era? I suoi genitori, già avanti nell’età e senza figli, compiono un pellegrinaggio al Santuario di San Nicola di Bari, per chiedere il dono di un figlio. Siamo nell’anno 1245 e la preghiera di questi pii genitori viene accolta. Il piccolo, proprio in onore di quel santo, viene chiamato Nicola. Cresce, dunque, in una famiglia cristiana che lo educa alla penitenza e alla generosità verso i poveri. La sua vocazione alla vita religiosa nasce dopo aver ascoltato un’omelia di un religioso agostiniano e a 18 anni entra nell’Ordine agostiniano; dopo l’ordinazione sacerdotale e vari trasferimenti in diversi conventi, dove lascia sempre un edificante ricordo di sé ai confratelli e al popolo di Dio, termina la sua esistenza terrena a Tolentino il 10 settembre 1305.
Nell’Esortazione per la Vestizione e la Professione di alcune Visitandine, tenuta proprio nella festa di questo santo, dice: “Il glorioso san Nicola da Tolentino, del quale celebriamo oggi la festa, si convertì udendo in una chiesa un religioso agostiniano che illustrava, in una predica le parole di San Giovanni (1 Gv 2,17): Il mondo passa. Il predicatore esortava vivamente il popolo a non fermarsi alle sue pompe e alle sue vanità, dicendo: ‘Vi prego, miei carissimi fratelli, di non attaccarvi al mondo col cuore e con l’affetto, perché il cielo e la terra passeranno con tutto ciò che si trova in essi; ciò che vi offre è soltanto apparenza, sono senza dubbio soltanto fiori che passano e poi appassiscono. Se volete rimanere nel mondo, servitevi delle cose che vi si trovano, prendete e usate ciò che vi serve; ma, per amor di Dio, non affezionatevi ad esse, non attaccatevi ad esse tanto da dimenticare i beni celesti ed eterni per i quali siete stati creati, perché tutte le cose passeranno’. Il grande San Nicola –conclude il Salesio- lasciò tutto, si fece religioso agostiniano e visse e morì santamente”.
Se c’è molto da imparare dai grandi santi della Storia della Chiesa, dalle loro vite e dai loro scritti, compreso il nostro Francesco di Sales, non bisogna sottovalutare gli insegnamenti di tanti altri santi, senz’altro meno conosciuti, che attraverso le loro scelte di vita, sacerdotali, religiose o laicali, hanno egualmente dato grande testimonianza all’amore di Dio e del prossimo.
Domanda: e a noi, chi ci impedisce di fare altrettanto?
Preghiamo:
Il tuo amore, Padre, guidi sempre il nostro cammino, i nostri pensieri, le nostre azioni. Aiutaci, sull’esempio di tanti nostri fratelli e sorelle, a seguire e mettere in atto, ogni giorno, nella generosità e nell’umiltà, la Tua Parola di vita. Amen.
Con l’augurio di vivere oggi “uno spicciolo” di santità, buona giornata,
PG&PGR
Bollettino medico di PGR
Da ieri pomeriggio, PGR non è più in intensiva, ma in reparto. Si sta riprendendo molto bene e gli antidolorifici fanno effetto. Non può, per il momento , ricevere visite, ma ho “strappato” un piccolo permesso per fargli visita nella tarda mattinata. L’ho sentito al telefono e devo dire che non mi aspettavo una ripresa così rapida. Lodiamo il Signore e continuiamo a pregare. PG