Carissimi tutti,
“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”(Mt 16,24). Quanto sono scomode queste parole di Gesù! Ci mettono sempre in crisi perché la “croce” ci spaventa e vorremmo starne lontani il più possibile. In una lettera Francesco di Sales scrive: “Le croci di Dio sono dolci e piene di consolazione? Io dico di sì, purché in esse si muoia ad imitazione del Salvatore. Dunque moriamo in croce se occorre!” Le croci a cui il Salesio si riferisce non sono solo i grandi tormenti della vita, quelli che mettono a dura prova la nostra fiducia in Dio, ma anche quelle piccole croci che ogni giorno siamo chiamati ad accettare sulle nostre spalle. Non pensiamo ci sia bisogno di elencarle: ognuno di noi conosce le proprie… Continua: “Mortifichiamoci fino nel più intimo del nostro cuore, perché il nostro spirito di fede rimanga fedele…se anche tutto perisse in noi, che importa, quando ci resta Dio?” In un’altra lettera scrive: “Mio Dio, quanto saremmo felici, amando assai la divina Bontà, che ci prepara tanti favori e tante benedizioni! Siamo tutti suoi, fra i tumulti che la diversità delle cose mondane ci presenta. Come potremmo meglio provare la nostra fedeltà, che tra i contrasti (e le croci)? La solitudine ha i suoi assalti, e il mondo i suoi fastidi: in ogni posto bisogna avere animo invitto, mentre il soccorso del cielo è pronto per chi confida in Dio e con tranquilla umiltà implora la sua benevola assistenza”. E Dio, se glielo chiediamo con fede viva, anche nei momenti più difficili della nostra esistenza, non mancherà di farci sentire la sua presenza e la sua consolazione. Aggiunge nella stessa lettera: “Guardate il cielo e dite al Signore: Mio Dio, per Te navigo, per Te vogo; Tu sei la mia guida e il mio pilota! Poi consoliamoci, perché quando saremo giunti al porto, le dolcezze che vi troveremo ci faranno dimenticare i travagli patiti per arrivarci”.
Ieri era il “compleanno” di San Francesco di Sales: 453 anni. Negli A.S. leggiamo: “In meno di un secolo egli nacque, visse e compì l’opera della propria santificazione, convertì innumerevoli anime, ne indirizzò anche più verso le cime della più alta santità, adornò la Chiesa di preziosissimi scritti, fondò un Ordine religioso, riformò monasteri, santamente passò al Signore, e dopo aver riempito il mondo di miracoli, riconosciuto per maestro insigne della pietà, apostolo instancabile e taumaturgo, venne solennemente inscritto nel Catalogo dei Santi”. Auguri caro nostro Patrono!
Preghiamo:
Signore insegnaci ad accettare le grandi e piccole croci che ci chiedi di portare in questa vita; tu ci conosci profondamente e sai che, umanamente, queste ci spaventano e vorremmo fuggirle. Dacci la forza e il coraggio di accettarle per renderti testimonianza. Chiediamo l’intercessione della Beata Vergine Maria Regina del Cielo e della Terra di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Amen
A tutti, con l’augurio di saper accettare con più pazienza, oggi, anche qualche piccola croce, l’augurio di una buona giornata,
PG&PGR