8 agosto 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti,

è forte il legame che unisce Francesco di Sales all’Ordine dei Frati Predicatori (domenicani) fondati da San Domenico di Guzman di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Nato nel 1170 in Spagna, dedito alla carità e alla povertà, nel 1216 fonda  questo Ordine dedito allo studio e alla predicazione in modo particolare. Muore a Bologna il 6 agosto del 1221.

Non possiamo sottacere le lodi che Dante Alighieri, nell’XI canto del Paradiso, nella Divina Commedia, pone sulle labbra di San Tommaso d’Aquino, domenicano, nei confronti di San Francesco d’Assisi e quelle che, nel canto successivo, fa pronunciare a San Bonaventura, francescano, riguardo a San Domenico. Francesco e Domenico, due giganti della Storia della Chiesa che hanno impegnato la loro vita e il loro ministero per dare un nuovo impulso alla cristianità in un momento storico in cui il messaggio di Cristo aveva bisogno di guide che fossero più vicine al Popolo di Dio.

Il Salesio era anche Terziario dell’Ordine domenicano, oltre che di altri Ordini e, quando gli impegni pastorali glielo consentivano, amava passare il giorno della festa di San Domenico nel convento domenicano che all’epoca era annesso all’attuale chiesa di San Maurizio ad Annecy. Negli A.S. si narra che un anziano domenicano, in una di queste occasioni, chiese al Vescovo di avere, per il loro convento, un occhio di riguardo indicandolo come luogo della sua sepoltura. Il Salesio sorridendo rispose che, quando sarebbe stato il momento, le sue spoglie mortali avrebbero riposato nella vicinissima chiesa di Santa Maria, che era il primo monastero della Visitazione. Il vecchio domenicano, forte della sua confidenza col presule, replicò dicendo che sarebbe stato un torto se le spoglie del vescovo non avessero trovato riposo in quella casa dell’Ordine dei Predicatori. Francesco, sorridendo con sottile ironia, profeticamente rispose: Padre mio, bisogna lasciare tutto questo alla Provvidenza, poiché, dopo la nostra morte, io e lei staremo dove ci metteranno!”. Tale risposta non ebbe ulteriori repliche da parte del buon frate. La sobrietà e la sottile ironia del nostro Santo, non finiscono mai di stupirci e di farci sorridere.

Il corpo di San Francesco di Sales fu sepolto, infatti, nella chiesa del primo monastero della Visitazione (oggi dedicata a lui) per essere poi traslata, insieme a quella di Santa Giovanna di Chantal, nell’attuale basilica a lui dedicata e che domina la città di Annecy.

Preghiamo:

Signore, San Domenico, prima di morire ha raccomandato ai suoi frati la carità e l’umiltà. Ravviva in noi queste virtù e concedici di viverle con la stessa fede e la stessa costanza di tanti nostri fratelli che vivono già nella “città dei santi”. Amen

A tutti l’augurio di una santa giornata,

PG&PGR