10 Gennaio 2025: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

dopo la parentesi sulla bella tradizione della Madonna della Neve, Francesco di Sales ci invita a tornare sull’esclamazione di quella donna riportata dal Vangelo di Luca (11,27-28) “Beato il ventre…”. Come senz’altro sapete Gesù risponde che sono beati tutti quelli che ascoltano la Parola di Dio e la osservano. Inutile dire che con tale risposta, anche se indirettamente, Egli vuole sottolineare che la beatitudine di sua Madre deriva soprattutto dall’aver ascoltato e osservato, prima fra tutti, la sua Parola, cosa che anche noi siamo sollecitati a fare. Senz’altro ricorderete anche la distinzione che il de Sales aveva fatto a proposito dell’amore affettivo e di quello effettivo e coglie questa occasione per ribadire tale concetto: “Nostro Signore non si accontenta di quelle affettivo se non vi si aggiunge anche quello effettivo”. E questo non è valido solo per chi sceglie di seguire il Cristo sulla via dei consigli evangelici, ma per ogni cristiano/a. Pensate: a cosa servirebbero le parole d’amore che si scambiano gli innamorati se poi restano solo parole? Oppure dire ai propri genitori: vi voglio bene, se poi si agisce in tutt’altra maniera? Il popolo d’Israele, ci ricorda il Nostro, attraverso i Profeti, ha ascoltato tante volte i richiami di Dio, ma poi? E sottolinea: Dio dimostra di non dare molto peso al fatto che lo si ascolti se poi non si attua con affetto di sottomissione e di obbedienza quello che si è ascoltato, ossia non hanno messo in pratica le sue parole, nonostante le avessero udite bene con le loro orecchie. Ora ciò non basta, perché egli vuole che lo ascoltiamo con il proposito di trarne profitto”. Chiediamoci sinceramente: cosa effettivamente rimane nel nostro cuore di ciò che, durante la celebrazione dell’Eucarestia, viene letto? Forse qualche frase dell’Omelia, ma cosa ci portiamo dentro e come decidiamo di metterla in pratica? O forse siamo stati distratti da altri pensieri che nulla hanno a che vedere con la Parola di Dio, del tipo: avrò spento il fuoco sotto il ragù? Lo storico giudeo Giuseppe Flavio (I sec. d.C.) scrive che Salomone, per proteggere il tetto d’oro del Tempio dai volatili e dai loro “depositi”, lo fece munire di aculei. Allo stesso modo, spiega Francesco: “se vogliamo pensare a proteggere il nostro cuore dalle suggestioni e dalle distrazioni dello spirito maligno, bisogna, alla fine della predica, ornarlo di aspirazioni e orazioni sullo stesso argomento, invocando la divina misericordia perché ci fortifichi per tradurre in azioni ciò che abbiamo raccolto”. Che ne dite di provarci domenica prossima? Preghiamo

Signore, dacci un cuore capace non solo di ascoltare, ma di mettere in pratica la tua Parola e da Essa lasciarci guidare nella vita di tutti i giorni. Amen

Proviamo, oggi, ad aprire la Bibbia e leggere un versetto a caso; forse troveremo anche il modo di metterlo in pratica. Buona giornata,

PG&PGR