9 Novembre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

la meditazione sulla bontà di Dio, prosegue Francesco di Sales, ci fa giungere alla “confidenza per chiedergli di concederci quello che desideriamo”. Una confidenza filiale che chiede, non pretende. Se ci pensiamo bene, anche nei rapporti umani accade, più o meno, la stessa cosa quando con qualcuno si ha un certo tipo di confidenza. Ma, puntualizza il Nostro “ci sono tre tipi di domande che vengono poste in modo diverso: la prima si fa per giustizia, la seconda per autorità e la terza per grazia” e ne dà questa spiegazione: la richiesta che si fa per giustizia non può essere chiamata preghiera anche se a volte si usa questa termine per richiedere qualcosa a cui abbiamo diritto. Pensiamo alla richiesta che si presenta all’INPS per andare in pensione. E anche quella che si fa per autorità non deve essere chiamata preghiera: un capo ufficio gentile che si rivolge a qualche suo dipendente dicendo “ti prego di fare presto a sbrigare la tale pratica…”. La vera preghiera, invece, è quella che si fa per grazia e cioè quando chiediamo una cosa che non ci è in alcun modo dovuta, e la chiediamo a qualcuno che è immensamente superiore, come è Dio. Talvolta però, anche nei confronti di Dio, non si chiede, ma si pretende di essere esauditi. Chiediamoci umilmente quale diritto possiamo accampare nei confronti di Dio? E quante volte si ha questo atteggiamento nei Suoi confronti? Ricordate l’atteggiamento del figlio minore descritto nella parabola del Padre misericordioso (Cfr. Lc 15, 12)? “Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta”. Ma andiamo avanti con la quarta azione del nostro intelletto che, dice Francesco “è la contemplazione, che non è altro che compiacersi nel bene di colui che abbiamo conosciuto nella meditazione e che abbiamo amato in virtù di tale conoscenza. Tale compiacenza costituirà la nostra felicità lassù nel cielo”. Imparando a meditare un po’ di più ci accorgeremo che non è poi così difficile contemplare Dio anche in questa vita.

Preghiamo

Padre insegnaci ad avere più confidenza con Te, non quella che pretende, ma chiede umilmente ed è pronta ad accogliere, comunque, la Tua volontà. Amen

Ed oggi, con un po’ più di confidenza filiale con Dio, ci accorgeremo maggiormente di quanto ci ama. Buona giornata e buona domenica,

PG&PGR