30 Settembre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

pensiamo che tutti sappiano cosa è il calendario liturgico e come questo possa variare da un anno all’altro quando memorie, feste, solennità o Tempi Forti, coincidono nello stesso giorno o nello stesso periodo. Un esempio: la Solennità dell’Annunciazione, che generalmente si celebra il 25 marzo, cadeva in piena Settimana Santa ed è stata spostata all’8 aprile, il primo giorno utile dopo l’ottava di Pasqua. Chiarito questo andiamo alla seconda Esortazione pronunciata da Francesco di Sales “Per la festa di san Biagio sul mistero della Purificazione e della rinuncia evangelica”. La “Purificazione”, che oggi la liturgia chiama “Presentazione del Signore” richiama l’episodio evangelico narrato da san Luca (2,22-24) e in questa Esortazione, che risale all’8 febbraio 1614 (le date, per qualche motivo liturgico erano slittate di una settimana), Francesco collega la ricorrenza del vescovo e martire san Biagio con quella della Purificazione dicendo che, nei vangeli di questi due giorni, c’è “una certa rassomiglianza”: quello di san Biagio ci presenta il brano di Matteo 16, 24-27: «Chi vorrà seguirmi, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua»; quello di Luca, succitato, parla di Purificazione. E Francesco spiega: “Rinunciare a se stessi equivale a dire purificare e purgare se stesso”. Tanto Biagio quanto Maria hanno rinunciato a se stessi e hanno seguito il Cristo ma, mentre il primo aveva bisogno, come tutti gli uomini, di purificarsi, la Vergine Maria, pur non avendo bisogno di purificazione, non si sottrae a questa usanza imposta dalla legge mosaica. E’ bene ricordare che tale prassi è giunta fino a noi. Infatti la mamma, che doveva “purificarsi” per quaranta giorni e quindi non poteva entrare in chiesa, era sostituita, nel rito del battesimo del proprio figlio, dalla madrina e, cosa per noi molto strana, se il nascituro era femmina i tempi della purificazione raddoppiavano. Fortunatamente la riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha tolto tutto questo. Continuando, Francesco osserva: “La nostra cara Signora (accettando il rito della purificazione), ci va non per purificarsi personalmente, ma soltanto per l’immaginazione di molti che, non sapendo che lei era esente dall’osservanza della Legge, avrebbero pensato male se ella non l’avesse osservata”. Ma, noi, ci fa notare il Salesio, abbiamo sempre bisogno di una continua purificazione finché saremo in questa vita e avremo sempre bisogno di rinunciare a noi stessi in quanto sarebbe pura follia pensare il contrario visto che “siamo nel tempo in cui è necessario lavorare”; lavorare su noi stessi e tenere sempre a bada il nostro amor proprio.

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno, guarda a noi tuoi fedeli e concedici di essere presentati a te purificati nello spirito. Amen

Chiediamo oggi al Signore di saper individuare ciò che nella nostra vita va maggiormente purificato. Buona giornata,

PG&PGR