24 Settembre 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

ieri ci siamo lasciati con questa affermazione del Salesio: in quel Bambinello benedetto si trova la natura divina, la natura dell’anima e quella del corpo. Nella manna, come ha già detto, “c’era il sapore del miele, che è un liquore celeste; infatti, nonostante il fatto che le api raccolgano il miele (o meglio, il nettare) dai fiori, tuttavia non è dai fiori che proviene quel succo…”.

La botanica ci dice che il fiore secerne il nettare ed è questo che le api immagazzinano; solo dopo un laborioso processo il nettare diventa miele e questo in modo particolare dalla primavera inoltrata fino a tutta l’estate. Allo stesso modo, dice il Nostro: “La natura divina di Nostro Signore venne e discese dal cielo nell’istante dell’Incarnazione (il “Fiat” di Maria) su quel fiore benedetto…dove, accolta dalla natura umana, venne conservata nell’alveare delle viscere della gloriosa Vergine per nove mesi…”. Forse a noi profani in apicoltura questo esempio potrebbe risultare un po’ “stiracchiato”… Ma ciò che dovrebbe farci riflettere è l’accoglienza che la natura umana, rappresentata dalla Vergine Maria, ha riservato a quella divina. E noi, come accogliamo nel nostro animo la presenza del Salvatore? Continua il de Sales: “Il sapore dell’olio che si riscontrava nella manna ci richiama la natura dell’anima santa di Nostro Signore. Che cos’è la sua anima benedetta se non un olio, un balsamo un profumo versato (Cfr. Ct 1,2-3) che inebria senza fine l’olfatto di tutti quelli che vi si accostano per la considerazione della sua eccellenza? Maria si è lasciata inebriare da quel profumo nel momento dell’Incarnazione e ci invita, nella nostra esistenza terrena, ad imitarla. Prosegue Francesco: “Il sapore del fior di farina, che si trova nella manna, raffigura quell’altra parte della santissima umanità di Nostro Signore, il suo corpo adorabile, che, macinato sull’albero della croce, è divenuto un pane molto prezioso che ci nutre per la vita eterna” (Gv 6,55). Questa è la realtà dell’Eucarestia, quel pane che divenuto Corpo di Cristo “ci viene dato da colui che è allo stesso tempo Dono e Donatore”. Domani, promette Francesco, ci presenterà “qualche altro elemento atto ad infiammare la nostra volontà”.

Preghiamo

Signore, il tuo amore e la tua misericordia ci rendano sempre degni di accoglierti in noi come Pane di Vita e il tuo Spirito ci aiuti a compiere sempre la tua volontà. Amen

Ricorrendo la memoria di santa Maria della Mercede, chiediamole di esserci, oggi e sempre, madre, maestra e guida. Buona giornata,

PG&PGR