24 Giugno 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

per Francesco di Sales si avvicina il momento di mettere la parola fine al suo lungo e impegnativo lavoro, alla sua opera più importante, il Trattato dell’Amor di Dio la cui stesura, iniziata nel 1610 si conclude nel 1614. Prima di questo, si sente in dovere di riassumere molto sinteticamente quali sono i motivi per i quali dobbiamo amare Dio ed è quello che fa nel breve undicesimo capitolo al quale assegna questo titolo: “Dei motivi che abbiamo per il santo amore”. Ricordiamo che il motivo che lo aveva mosso a mettere mano a questa opera era, come lui stesso aveva sottolineato nella Prefazione, “soltanto di rappresentare con semplicità e genuinità” le qualità dell’amore divino. Francesco riassume e individua cinque motivi principali;  andiamo dunque a quanto scrive:“La bontà divina, considerata in se stessa, non soltanto è il primo tra tutti i motivi, ma anche il più importante, il più nobile, il più determinante, perché è quello che rapisce i beati e colma la loro felicità”. Dunque amare Dio semplicemente perché è buono. “Il secondo motivo è quello della provvidenza naturale di Dio nei nostri confronti, della creazione e della conservazione”. Dio ci ha creati e messi in questo mondo, ma non ci abbandona a noi stessi. “Il terzo motivo è quello della provvidenza soprannaturale di Dio nei nostri confronti e della redenzione che ci ha preparato”. Conoscendo la nostra debolezza Dio ha predisposto un piano…di emergenza: il mistero della Redenzione attraverso il Salvatore. Prosegue Francesco: “Il quarto motivo è dato dalla considerazione del modo in cui Dio attua questa provvidenza e redenzione, dando a ciascuno tutte le grazie e le assistenze necessarie per la salvezza”. Le assistenze e le grazie sono quelle che derivano dalla nostra osservanza dei Comandamenti e dei consigli evangelici e quindi dalla nostra collaborazione. Infine “in quinto motivo è la gloria eterna che la divina bontà ci ha destinato, che è il massimo dei benefici di Dio a nostro favore”.  L’uomo, nonostante tutto, è il “capolavoro” di Dio ed ogni uomo e ogni donna che crede e compie la Sua volontà, è erede della gloria eterna.

La Solennità odierna, Natività di Giovanni Battista, ci aiuta a riflettere su questi motivi che hanno illuminato la vita e la testimonianza del Precursore.

Preghiamo

Dio onnipotente, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto la guida di san Giovanni il precursore, per andare con serena fiducia incontro al Messia da lui predetto, Gesù Cristo nostro Signore. Amen

Se i cinque motivi che Francesco ha messo in evidenza ci hanno convinto, oggi ringraziamo il Signore e confidiamo, con sempre maggiore amore filiale, nella sua Provvidenza; se non ci hanno convinti pienamente, leggiamo attentamente ciò che ci dirà domani. Buona giornata e auguri a tutti i Giovanni…beh oggi, tra questi ci siamo anche noi.

PG&PGR