Carissimi,
“Attuazione pratica di quanto è stato detto nel capitolo precedente” è il titolo del quattordicesimo capitolo che iniziamo oggi. Abbiamo dedicato quattro incontri al tredicesimo e in quello attuale Francesco di Sales ci sollecita a “purificare” sempre le nostre intenzioni e azioni, ad individuare quelle che sono effettivamente motivate dall’amore di Dio e, all’occorrenza “respingere ogni sorta di motivi viziosi, come la vanagloria e l’interesse personale e considerando tutti i buoni motivi che possiamo avere per intraprendere l’azione che si presenta in quel momento, al fine di scegliere quello del santo amore, che è il migliore di tutti, per irrorarne e impregnarne tutti gli altri”.
Oggi, in molti ambiti, e soprattutto in quello ecclesiale, si parla molto di discernimento cioè la facoltà di ogni cristiano di saper ben scegliere e dare la preminenza a ciò che l’amore di Dio ispira al nostro cuore. Francesco, volendo invitarci a riflettere più profondamente sul fine ultimo e più importante delle buone azioni, ci offre l’esempio di chi, volendo difendere la propria patria, accetta il rischio della guerra, non per dimostrare il proprio valore, ma per obbedire all’amor patrio. Cerchiamo di interpretare questo esempio prendendo in esame il nostro impegno cristiano: Accetto di seguire l’insegnamento della Legge Divina dei Comandamenti per amore o per timore? Qual è il motivo profondo che mi spinge ad amare Dio e il prossimo come il Signore Gesù ci ha chiesto: il piacere a Dio o l’approvazione degli altri? L’amore di Dio, poi, non esclude il resto se è animato dalle buone intenzioni in quanto “non li seguiamo semplicemente come motivi virtuosi, ma in quanto motivi voluti, accetti, graditi, amati da Dio”. Proviamo ad immaginare una bella comunità parrocchiale dove tutto va per il verso giusto: ottima frequenza alle messe domenicali e festive, tanti gruppi che collaborano tra loro in armonia, preti “alla mano”, generosità nelle offerte, ecc. Che paradiso in terra! Ma se tutto questo è mosso dalla voglia di far bella figura davanti ad altre comunità o…al vescovo, e non dall’amore di Dio, a cosa serve? Sarebbe come una bella automobile, spaziosa, confortevole, con tanti accessori (magari fa anche il caffè), ma con un motore difettoso… A domani per concludere questo capitolo.
Oggi ricorre la festa dei santi apostoli Filippo e Giacomo. Preghiamo con le parole della liturgia:
O Dio, nostro Padre, che rallegri la Chiesa con la festa degli apostoli Filippo e Giacomo, per le loro preghiere concedi al tuo popolo di comunicare al mistero della morte e risurrezione del tuo unico Figlio, per contemplare in eterno la gloria del tuo volto. Amen
Fare tutto per amore di Dio. Oggi, in modo particolare, ricordiamoci di questa esortazione di Francesco di Sales. Buona giornata,
PG&PGR