4 Gennaio 2024: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

secondo il pensiero del de Sales, la bellezza di Dio sarà visibile anche a coloro che durante la vita l’hanno rifiutato in modo costante. Dice, infatti: “La divina Maestà farà loro vedere la somma bellezza del suo volto e i tesori della sua bontà…tenteranno di gettarsi in lui per unirsi a lui…Ma sarà inutile”. Essi saranno simili ad una donna che, dopo aver patito i dolori del parto “muore senza essere riuscita a partorire”.

Francesco rende questa “visione” molto forte, quasi violenta: per le anime dannate, sarà fugace e “farà nascere (in loro), un’infinita tristezza, che sarà resa eterna nel ricordo che rimarrà per sempre in quelle anime perdute della somma bellezza che hanno visto” per un momento. Forse, nel descrivere la disperazione di quelle anime, il Nostro si è lasciato influenzare dall’affresco del Giudizio Universale della Cappella Sistina, opera di Michelangelo Buonarroti realizzata tra il 1536 e il 1541, che probabilmente aveva visitato quando, nel 1599, dopo la nomina a coadiutore da parte del suo vescovo Claude de Granier, fu inviato a Roma e vi rimase per circa quattro mesi. L’avete mai vista e l’avete presente? Su un lato è raffigurata la salita al cielo degli eletti e sul lato opposto la discesa dei dannati che vengono trascinati in basso da orribili figure di demoni; in basso, a destra è raffigurato l’inferno. La rabbia e il terrore dominano il viso dei dannati che “rimarranno per sempre in una rabbia disperata, conoscendo una perfezione così amabile senza poterne mai avere il godimento e l’amore, perché non hanno voluto amarla quando ne avrebbero avuto la possibilità”. L’Autore non vuole spaventare i suoi lettori ma, come farebbe un buon pastore o un buon padre di famiglia, metterli in guardia: finchè siamo in questa vita abbiamo la possibilità di dissetarci alla sorgente di acqua di vita eterna (Cfr. Gv 4,14). Ma l’uomo di oggi, distratto dalle molteplici attività, sempre alla ricerca di beni effimeri, corre il serio pericolo di cercare soltanto un’acqua che non disseta o cercarla, come dice il profeta Geremia, in “cisterne screpolate” (2,13).

Preghiamo

Padre buono, non permettere che il nostro cuore, travolto dalle tentazioni e sconvolto da tante preoccupazioni terrene, si allontani dal Tuo e facci riconoscere, ogni giorno, che solo le parole del tuo Figlio Gesù sono parole di vita eterna. Amen

E se oggi, o qualche altro giorno, avrete un po’ di tempo, cercate con qualche motore di ricerca le immagini del Giudizio Universale della Cappella Sistina. C’è da riflettere.

Buona giornata,

PG&PGR