26 Settembre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

Dio vuole che tutti gli uomini si salvino e il Nostro esprime questo desiderio di Dio nel capitolo quarto che ha come titolo “Della conformità della nostra volontà a quella di Dio di salvarci”, tema che verrà sviluppato anche nei capitoli successivi. La nostra volontà e la nostra libertà vengono chiamate sempre in causa e messe a confronto con quelle di Dio che “ci ha significato in tanti modi e con tanti mezzi la sua volontà di salvarci tutti”.

E’ per questo motivo, dice Francesco, che Egli ci ha creati a sua immagine e somiglianza “ed ha fatto se stesso a nostra immagine e somiglianza nell’Incarnazione”. Riflettiamo brevemente su questa affermazione: Dio, nell’Incarnazione del Figlio, ha voluto elevare la dignità umana affinché l’uomo potesse salvarsi attraverso un suo simile. Senz’altro il Creatore avrebbe potuto mettere in atto il suo disegno di salvezza attraverso un angelo potente, ma ha preferito che la via della salvezza fosse aperta dall’Uomo stesso, da suo Figlio, dopo aver assunto la nostra natura umana. Continua: “Ora, benché tutti non si salvino, nondimeno tale volontà non cessa di essere reale volontà di Dio che agisce in noi secondo la sua natura rispettando la nostra: infatti la sua bontà lo porta a comunicarci liberalmente gli aiuti della grazia per farci giungere alla felicità della gloria; ma la nostra natura richiede che la sua liberalità ci lasci nella libertà di servircene per salvarci o di disprezzarli per perderci”. Dio, che è bontà infinita, prosegue l’Autore, prova un enorme piacere ad effondersi e comunicare la sua perfezione e, citando il libro dei Proverbi (Cfr. 8,31) afferma che la sua delizia si trova nello stare con i figli degli uomini “per riversare su di essi le sue grazie”. La volontà di Dio, nonostante tutto, è sempre rivolta al bene dell’umanità! E questa convinzione fa esclamare l’Autore: “Tu ci hai creati per la vita eterna e il tuo petto materno, traboccante di un amore incomparabile, abbonda del latte di misericordia, sia per perdonare i penitenti, sia per rendere migliori i giusti: e allora, perché non congiungiamo la nostra volontà alla tua, come i bambini si attaccano al seno delle loro madri per succhiare il latte delle tue eterne benedizioni!” Proviamo a cambiare punteggiatura e trasformare l’esclamazione in domanda: “perché non congiungiamo la nostra volontà alla tua…? Domanda alla quale, in quanto credenti, siamo chiamati a dare una risposta con la nostra testimonianza.

Oggi ricordiamo i santi medici Cosma e Damiano che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente hanno dato. Preghiamo:

Signore, nel ricordo dei Santi Medici e Martiri Cosma e Damiano, vogliamo affidarti tutte le persone che soffrono a causa delle malattie, fisiche e spirituali. Attraverso la loro intercessione, concedi a tutti il conforto della tua presenza e a coloro che li assistono, la tua protezione. Amen.

Come possiamo rispondere alla domanda di cui sopra? Buona giornata,

PG&PGR