23 Settembre 2023: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

il capitolo terzo che iniziamo oggi, ha questo titolo: “Come dobbiamo conformarci alla volontà Divina detta significata” e vediamo di cosa si tratta. Francesco dice che “a volte consideriamo la volontà di Dio in se stessa e, vedendola tutta buona e tutta santa, ci riesce facile lodarla, benedirla e adorarla, e sacrificare la nostra volontà e tutte quelle delle altre creature alla sua obbedienza, mediante questa esclamazione: Sia fatta la tua volontà in cielo come in terra”. In effetti, quando la volontà di Dio non ci impegna più di tanto, siamo pronti a dichiarare “sia fatta la tua volontà”. Ma altre volte, quando “consideriamo la volontà di Dio nei suoi effetti particolari, quali gli eventi che ci riguardano o le situazioni in cui ci veniamo a trovare”, questa “dichiarazione” diventa più difficile. Pensiamo a quante ingiustizie, piccole e grandi, si compiono nel mondo e quanto sia difficile accettarle dicendo “sia fatta la volontà di Dio”. Un esempio: oggi, noi facciamo memoria di San Pio da Pietrelcina (Padre Pio); ebbene questo santo frate, nel 1931, fu sospeso da ogni ministero sacerdotale (celebrare la messa in pubblico e confessare). Egli, seppur scosso e abbattuto, accettò questo grave provvedimento con grande pazienza e obbedendo con estrema esattezza. La sospensione “a divinis” (questo è il termine canonico) durò diversi anni…ed ora P. Pio è santo! La via della santità e la piena accettazione della volontà di Dio può far superare anche gli errori di Santa Madre Chiesa. Torniamo al nostro testo. Il Salesio continua asserendo che “la dottrina cristiana ci propone chiaramente la verità che Dio vuole che noi crediamo, i beni che vuole che noi speriamo, le pene che vuole che noi temiamo, quello che vuole che noi amiamo, i precetti che vuole che noi osserviamo: tutto questo si chiama volontà di Dio significata, perché egli ci ha chiaramente fatto conoscere essere sua espressa volontà che tutto questo sia creduto, sperato, temuto, amato e praticato”. Credere, sperare, temere (nel senso di essere consapevoli di che cosa esige l’amore di Dio), amare e praticare: tutto ciò dovrebbe far parte della vita del cristiano come segno di adesione alla volontà di Dio. Ma tale volontà, sottolinea l’Autore, possiamo seguirla o rifiutarla: “Dio compie tre atti della propria volontà a questo riguardo: vuole che possiamo resistere, desidera che non resistiamo, e tuttavia permette che resistiamo se lo vogliamo”. Qui è bene ricordare quanto Dio rispetti il nostri libero arbitrio. E’ pronto a sostenerci, ad ispirarci al bene, non ci fa mancare la sua grazia, ma non interferisce con le nostre libere scelte anche se sono contrarie al suo desiderio e alla sua intenzione. A questo punto non è difficile capire l’esistenza del male e l’agire del maligno nel mondo.

Preghiamo con le parole della liturgia odierna

Dio onnipotente ed eterno, con grazia singolare hai concesso al sacerdote san Pio di partecipare alla croce del tuo Figlio e per mezzo del suo mistero hai rinnovato le meraviglie della tua misericordia; concedi a noi, per la sua intercessione, che uniti costantemente alla passione di Cristo possiamo giungere felicemente alla gloria della resurrezione. Amen

Ed oggi, pur sentendoci liberi di scegliere, lasciamoci guidare dallo Spirito di Dio. Buona giornata e buona domenica,

PG&PGR